sabato 17 febbraio 2018
La scossa è stata avvertita anche nella capitale Città del Messico, a 500 chilometri dall’epicentro: decine di edifici danneggiati e migliaia di sfollati ma nessuna vittima
Forte terremoto di magnitudo 7.2 nel sud
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Un forte terremoto ha scosso il Messico centrale e meridionale venerdì, provocando il panico a meno di sei mesi da due terremoti devastanti che hanno ucciso centinaia di persone. Al momento non si sono registrate vittime, nè gravi crolli, ma due città vicino all'epicentro, nello stato meridionale di Oaxaca, hanno riportato danni e le autorità statali hanno aperto i rifugi di emergenza.

A una prima scossa di magnitudo 7,2, nel pomeriggio di ieri, ha fatto seguito una seconda di 5.8. Il sisma ha innescato il sistema di allarme di Città del Messico e ha causato l'ondeggiamento degli edifici nella capitale. Si è sentito anche negli stati di Guerrero, Puebla e Michoacan.

Durante un sopralluogo, dopo le scosse, un elicottero a bordo del quale viaggiavano il ministro dell'Interno messicano Alfonso Navarrete e Alejandro Murat, governatore dello stato di Oaxaca, è precipitato in fase di atterraggio. Illesi ministro e governatore, mentre due persone, che erano a terra, sono morte e altre, a bordo del mezzo sono rimaste ferire.

Subito dopo il sisma, residenti in preda al panico hanno invaso le strade, temendo una ripetizione dei due terremoti che nel settembre scorso hanno causato 465 morti.

Il 7 settembre 2017 un terremoto di magnitudo 8,2 ha fatto tremare la nazione e ucciso 96 persone, negli stati di Oaxaca e Chiapas.
Meno di due settimane dopo, il 19 settembre, nel 32 ° anniversario dell'enorme terremoto del 1985 che ha ucciso 10.000 persone, un terremoto di magnitudo 7.1 ha scosso ancora una volta il paese, causando la morte di 369 persone.

Il Messico si trova in un punto in cui cinque placche tettoniche si uniscono, rendendolo particolarmente vulnerabile ai terremoti.


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