lunedì 5 dicembre 2016
Graffiti blasfemi e osceni in arabo sono stati trovati su diverse tombe. La solidarietà del Patriarcato latino di Gerusalemme alle famiglie
Una delle lapidi sfregiate (dal sito del Patriarcato latino di Gerusalemme)

Una delle lapidi sfregiate (dal sito del Patriarcato latino di Gerusalemme)

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Il cimitero cristiano del villaggio di Kfar Yassif, in Terra Santa, è stato profanato giovedì scorso. Graffiti blasfemi e osceni in arabo sono stati trovati su diverse tombe, sulle lapidi funerarie e sulle pareti del cimitero, che si trova in Galilea. Lo rende noto il Patriarcato latino di Gerusalemme.

In un comunicato si legge che "il Patriarcato latino di Gerusalemme, in comunione con tutte le Chiese della Terra Santa, condanna fermamente questo atto di vandalismo ed espressamente chiede alla polizia che i responsabili siano individuati e assicurati alla giustizia il più presto possibile". Inoltre "il Patriarcato condivide la tristezza delle famiglie dei defunti di Kfar Yassif e desidera esprimere la propria vicinanza e solidarietà".

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