sabato 10 giugno 2017
Era sospettato, con la leader poi rimossa Dilma Rousseff, di aver utilizzato fondi illegali nella campagna elettorale del 2014
Il presidente del Brasile Michel Temer resta in carica (Epa)

Il presidente del Brasile Michel Temer resta in carica (Epa)

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Cadono le accuse contro il presidente del Brasile Michel Temer che resta quindi in carica. Con 4 voti a favore e tre contrari, il Tribunale superiore elettorale (Tse) ha respinto l'accusa secondo cui, nella campagna elettorale del 2014 - che porto alla rielezione come presidente di Dilma Rousseff e di Temer come vicepresidente – sarebbero stati usati fondi illegali, "abusando di potere politico ed economico".

Con questa sentenza Temer rimane in carica, nonostante le proteste di piazza e le contestazioni contro il successore della Rousseff e in vista del voto del prossimo anno. Il primo giudice a votare a favore dell'invalidazione del mandato di Temer, è stato il relatore del Tse, Herman Benjamin. Ma è stato decisivo il voto del presidente del tribunale Gilmar Mendes, secondo il quale il tribunale ha raggiunto una decisione "responsabile" nell'interesse della stabilità del sistema politico del Paese. Il verdetto ha infatti evitato al Brasile la seconda crisi istituzionale in meno di un anno, dopo l'impeachment di Dilma Rousseff, rimossa lo scorso agosto dall'incarico di presidente perché accusata di aver violato le leggi sul bilancio. Se temer e Dilma Rousseff fossero stati condannati, Temer avrebbe perso la presidenza
mentre la ex capo dello Stato destituita, avrebbe perso i suoi diritti politici.

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