giovedì 3 gennaio 2013
​La polizia ha arrestato un uomo di 33 anni. In passato era stato ricoverato in un ospedale psichiatrico ed era noto alle forze dell'ordine per uso di droghe.
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​Un uomo ha aperto il fuoco in un villaggio svizzero di Dailzlon, nei pressi di Conthey, nel cantone Vallese, a pochi chilometri dal confine italiano, uccidendo tre persone e ferendone altre due. Lo riferisce la polizia locale, precisando di aver arrestato l'omicida. Ancora sconosciute le ragioni della strage.L'uomo era stato ricoverato in un ospedale psichiatrico ed era noto alle forze dell'ordine per uso di droghe. Lo hanno detto le autorità svizzere in una conferenza stampa. L'uomo, 33 anni, - la sua identità non è stata ancora resa nota - è rimasto a sua volta ferito durante l'intervento della polizia ed "ha usato due armi diverse - un fucile da caccia e un'antica carabina - e sparato venti colpi", secondo quando riferito da Robert Steiner, comandante della polizia cantonale Vallese. L'assassino, residente a Daillon, era già noto alla polizia locale per uso di droga e in passato possedeva delle armi che gli erano state confiscate dopo il suo soggiorno nel reparto ospedaliero di psichiatria nel 2005.Le tre vittime erano donne, di età compresa tra 32, 54 e 79 anni. I due uomini feriti, di età compresa 33 e 63 anni. Secondo la polizia, l'assassino li conosceva.
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