sabato 3 marzo 2012
​Decine di migliaia di persone in festa hanno accolto sabato Aung San Suu Kyi in un comizio elettorale a Mandalay, la seconda città più popolosa in Birmania, a quattro settimane dal voto suppletivo che vede per la prima volta candidata in Parlamento la leader dell'opposizione detenuta per 15 degli ultimi 22 anni. 
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Decine di migliaia di persone in festa hanno accolto sabato Aung San Suu Kyi in un comizio elettorale a Mandalay, la seconda città più popolosa in Birmania, a quattro settimane dal voto suppletivo che vede per la prima volta candidata in Parlamento la leader dell'opposizione detenuta per 15 degli ultimi 22 anni.  Suu Kyi, 66 anni, è stata attesa già all'aeroporto da una folla gioiosa, che l'ha seguita poi con centinaia di veicoli nel tragitto verso il centro di Mandalay, dove il premio Nobel per la Pace ha tenuto il suo discorso, accolto da slogan come "Amiamo Suu Kyi"  oltre a striscioni e bandiere della sua "Lega nazionale per la democrazia" (Nld), che parteciperà con suoi candidati in tutti i 48 seggi in palio il 1 aprile."La Signora" - come è rispettosamente chiamata dalla popolazione - è apparsa felice ma leggermente indebolita, tanto che durante il comizio ha ammesso alla folla "di non sentirsi troppo bene". Al termine del discorso è stata consultata dal medico che la segue durante la campagna elettorale, in un periodo intenso di impegni anche con diplomatici e politici stranieri.L'entrata di Suu Kyi in Parlamento - è candidata in un seggio alla periferia dell'ex capitale Rangoon - è quasi scontata. Nonostante il chiaro sostegno di molti birmani a favore del Nld, tuttavia, nelle ultime settimane il partito del regime Usdp ha intensificato la sua campagna elettorale, e da diverse province sono giunte notizie di pressioni da parte delle autorità locali sugli elettori affinché votino il movimento che già domina inParlamento dopo le elezioni del 2010; anche in caso di netta vittoria del Nld il 1 aprile, il blocco di potere del regime sarà solo scalfito.Il voto suppletivo - che il governo ha assicurato sarà libero da brogli - sarà comunque guardato con attenzione dalle cancellerie occidentali, che lo considerano un test decisivo per accertarsi della reale volontà del presidente Thein Sein di proseguire sulla strada delle riforme da lui iniziata l'anno scorso, che ha portato alla liberazione di centinaia di prigionieri politici oltre alla stessa Suu Kyi.Stati Uniti e Unione Europea, che applicano sanzioni economiche contro il Paese dagli anni Novanta, stannoconsiderando l'ipotesi di rimuoverle per premiare la svolta decisa da Thein Sein, e già l'Unione Europea ha eliminato alcune restrizioni alla libertà di movimento degli alti ufficiali; secondo molti osservatori, tuttavia, la volontà di riforme del presidente è contrastata da un'ala più irriducibile nelle forze armate.
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