sabato 1 febbraio 2025
Un bombardamento di artiglieria, da parte dei paramilitari delle Rsf, ha colpito Omdurman, la città gemella della capitale Khartum sulle rive del Nilo
Bimbi sudanesi orfani sfollati in un campo di raccolta sui Monti Nuba nel Sud Kordofan

Bimbi sudanesi orfani sfollati in un campo di raccolta sui Monti Nuba nel Sud Kordofan - Reuters

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Ancora una strage in un mercato. E per l'ennesima volta le vittime di questa guerra nascosta al mondo dalla scarsa o inesistente copertura mediatica ha ucciso abitanti inermi, donne, uomini e bambini intrappolati da quasi 17 mesi di guerra tra i due fronti. Almeno 53 civili sono morti (ma il loro numero è destinato a crescere pe4rché parecchi feriti sono in gravi condizioni) in un bombardamento di artiglieria da parte dei paramilitari delle Forze d'intervento rapido (Rsf), in guerra con l'esercito regolare, che ha colpito un mercato a Omdurman, la città gemella della capitale Khartum sulle rive del Nilo, secondo quanto rivelano fonti mediche. Le stesse fonti fano sapere che all'Al-Nao Hospital "continuano a essere portati feriti".

In tutto questo, per la prima volta il comandante delle forze paramilitari del Sudan, Mohamed Hamdan Dagalo, ha riconosciuto la battuta d'arresto nella capitale Khartum, ma ha giurato di espellere nuovamente l'esercito dalla città nell'ambito della guerra civile in corso dal 15 aprile 2023. Secondo l'Onu, il conflitto ha provocato decine di migliaia di vittime, sfollando più di 12 milioni di persone e spingendone altri milioni sull'orlo della carestia.
Dopo mesi di apparente stallo a Khartum, una settimana fa l'esercito ha rotto un assedio di quasi due anni da parte dei paramilitari delle Rsf al quartier generale della capitale sudanese. L'esercito ha detto di aver recuperato la base dei Signal Corps a Khartum Nord e di aver espulso le forze paramilitari dalla raffineria di petrolio di Jaili, a nord di Khartum.
Due settimane prima delle conquiste a Khartum, le forze armate sudanesi hanno recuperato il controllo della capitale dello Stato di Gezira, Wad Madani, assicurandosi un crocevia chiave a sud della capitale. Secondo una fonte dell'esercito proseguono i combattimenti nel quartiere di Kafouri, quartiere a nord di Khartum.


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