giovedì 14 febbraio 2013
L'atleta in lacrime. Avrebbe sparato dal bagno. Due ore prima della tragedia la polizia era stata chiamata per una lite della coppia.
​​​​​​​​​​​​​Il nome da ricordare​ di Alessandro Zaccuri
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Oscar Pistorius è stato formalmente incriminato dal tribunale di Pretoria per l'omicidio della fidanzata.  La tesi che sosterranno gli inquirenti è quella dell'omicidio premeditato. Il processo  è stato rinviato al 19 febbraio. L'atleta resterà in carcere. L'atleta paralimpico ha passato la notte in una cella della stazione di polizia di Boschkop. Dopo l'accusa formale di omicidio, Pistorius è scoppiato in lacrime. Il padre dell'atleta, seduto in prima fila, lo ha sfiorato con affetto mentre lui si trovava all'interno del gabbiotto.Il suo avvocato Kenny Oldwage chiederà la libertà su cauzione, ma la polizia ha detto che si opporrà.Per il quotidiano Beeld, il primo ad aver dato la notizia dell'assassinio, Oscar Pistorius ha sparato alla fidanzata dalla porta del bagno. Secondo il giornale la polizia è stata chiamata una volta due ore prima degli spari dai vicini che hanno sentito l'atleta e la modella gridare. E poi una seconda volta attorno alle 3 dopo che gli abitanti del comprensorio hanno sentito gli spari.La stampa sudafricana ha ribattezzato Oscar Pistorius "Blade gunner".  Impietosi con la star dell'atletica i giornali del suo paese giocano con il celebre soprannome 'Blade runner' e ne coniano uno nuovo, dalla parola inglese 'gun', 'pistola'. Descritto come un "paranoico" e un "amante delle armi", per il quotidiano The Times Pistorius "collezionava bionde con le quali spesso aveva delle discussioni". Mentre il Beeld, primo ad aver dato la notizia dell'omicidio, ricorda un episodio del 2009 nel quale lo sportivo, coinvolto con un amico nell'investimento e uccisione di un pedone, aveva impedito a dei giornalisti di fotografare la scena dichiarando: "Perché io sono Oscar Pistorius".Nell'aula del tribunale di Pretoria giornalisti e cameraman da tutto il mondo stanno riempiendo, tanto che molti sono stati costretti ad aspettare fuori. In aula anche la sorella del campione di atletica, Aimee, e il padre Henke che si sono abbracciati e poi seduti in prima fila.
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