sabato 21 febbraio 2015
​Due settimane fa un gruppo ribelle aveva rilasciato 300 baby soldato.
REPORTAGE Rischio di "morte in culla" per il Sud Sudan nel caos (G. Albanese)
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In Sud Sudan uomini armati hanno rapito 89 ragazzini: lo ha reso noto l'Unicef. Il rapimento è avvenuto nel campo profughi di Malaki, nella regione settentrionale dell'Alto Nilo. Non è chiaro chi siano i responsabili del sequestro. Secondo quanto riferisce la Bbc, uomini armati hanno circondato il campo profughi, cercando tenda per tenda, e prelevato con la forza i ragazzi di età superiore ai 12 anni. Gruppi di controllo in Sud Sudan accusano da anni le fazioni in guerra nel territorio di reclutare bambini per farne combattenti. Nelle scorse settimane circa 300 bambini soldato erano stati rilasciati. il 10 febbraio l'Unicef aveva organizzato a Pibor, nel Sud Sudan orientale, la cerimonia di disarmo. Erano ragazzi tra gli 11 e i 17 anni rilasciati dalla Cobra faction, gruppo di ribelli che si oppone al governo nello stato di Jonglei. Nel Paese, nato nel luglio del 2011 dopo la scissione dal Sudan, è in corso una guerra civile da quando nel 2013 il presidente Salva Kir licenziò il suo vice, Riek Machar, accusato di aver progettato un golpe. Lo scorso 12 febbraio si è celebrata la Giornata mondiale contro lo sfruttamento dei bambini nei conflitti armati. Secondo stime dell'Unicef, nel mondo sarebbero almeno 250 mila i baby soldato. Il Sud Sudan è tra i paesi più colpiti da questa piaga: solo nel 2014 ne sarebbero stati reclutati 12 mila.
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