martedì 17 maggio 2011
Il tribunale di New York ha respinto ieri la richiesta di libertà su cauzione per il direttore dell'Fmi, accusato di tentato stupro. Dovrà aspettare dietro le sbarre almeno fino a venerdì, quando si riunirà il gran giurì per decidere se le prove a carico sono sufficienti all'apertura del processo.
COMMENTA E CONDIVIDI
Dominique Strauss-Kahn è stato trasferito in serata al carcere di Rikers Island, principale penitenziario di New York. Il direttore dell'Fmi, accusato di tentato stupro, è stato rinchiuso in una cella singola, dove consumerà anche i pasti, per evitare rischi di aggressione legati alla sua notorietà, riferiscono i media francesi. Dsk sarà scortato da una guardia durante l'ora d'aria e non avrà contatti con gli altri detenuti. La prigione è stata costruita negli anni Trenta su una piccola isola di 1,6 km2 e ospita 11mila detenuti. Il tribunale di New York ha respinto ieri la richiesta di libertà su cauzione per l'economista francese, che dovrà aspettare dietro le sbarre almeno fino a venerdì, quando si riunirà il gran giurì per decidere se le prove a carico sono sufficienti all'apertura del processo.SOCIALISTI FRANCESI CONTRO GIUSTIZIA USAIl Partito socialista francese di Dominique Strauss-Khan critica violentemente oggi il sistema giudiziario americano, dopo l'arresto del direttore del Fondo monetario e le immagini diffuse di lui con le manette e in aula  di tribunale. Il sistema americano, secondo il Ps, consente la pubblicazione di immagini degradanti, come quelle di Strauss-Kahn in manette o con il volto provato e segnato, in silenzio davanti alla sua giudice. "Sono sconvolta - ha dichiarato l'ex ministro della Giustizia, Elisabeth Guigou - è ho trovato le immagini rivoltanti". "Voglio sapere la verità - dice la Guigou - finora abbiamo sentito solo il procuratore e tutte le informazioni che sono state fornite sono a senso unico", quello dell'accusa. Per l'ex ministro della Cultura socialista, Jack Lang, "il sistema giudiziario americano è un sistema disumano, che massacra quelli che finiscono nelle sue mani". "Ammiro la democrazia americana - ha aggiunto Lang ai microfoni di Europe 1 - ma conosco, per essermene interessato, la macchina giudiziaria americana, che può essere una macchina infernale". "Quale che sia la natura dei fatti - ha proseguito - nulla può giustificare che un uomo venga trattato con questo disprezzo e questa violenza".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: