giovedì 3 dicembre 2015
È di 14 morti e 17 feriti il bilancio della sparatoria a San Bernardino in California. Non è esclusa la pista del terrorismo islamico. Obama: «Ora basta armi».
Normalità stragista di Giuseppe Anzani
COMMENTA E CONDIVIDI
​È di 14 morti e 17 feriti il bilancio della sparatoria avvenuta mercoledì in un centro disabili a San Bernardino, un centinaio di chilometri a est di Los Angeles, in California. Ma se la strage è una triste certezza, resta misterioso il movente. Non si sa cosa abbia indotto gli assalitori a sparare con tanta determinazione su così tante persone disarmate a una festa. Il capo della polizia di San Bernardino ha precisato che ad aprire il fuoco e a causare la strage sono state solo due persone - identificate come Syed Farook, 28 anni, ex dipendente del centro, e sua moglie Tashlim Malik, entrambi uccise dalla polizia. I due si erano conosciuti in Arabia Saudita, durante un recente viaggio di lui, musulmano. Erano genitori di una bambina di 6 mesi, che ieri mattina avevano lasciato dalla nonna.

(Ansaweb) L'origine dei due ha fatto pensare alla possibilità di un'azione terroristica, di matrice fondamentalista islamica. L'ipotesi non è scartata nemmeno dallo stesso presidente Barack Obama. La dinamica fa infatti pensare a un'azione in qualche modo programmata o ipotizzata dai due. Questi si erano infatti forniti di fucili da guerra, regolarmente acquistati, ma anche di congegni esplosivi fatti in casa. Bombe che era possibile fare esplodere a distanza con un telecomando per giocattoli. Ordigni che per essere realizzati richiedono volontà e tempo. Le informazioni in merito possono essere reperite con facilità su alcuni siti jihadisti da chi conosce la lingua araba. Ma anche su siti di gruppi estremisti, di varia estrazione politica e ideologica. Inoltre marito e moglie erano vestiti con tute militari nere, colore che richiama subito, anche emotivamente, le immagini dei jihadisti del Daesh. Però resta valido anche quanto supposto dagli inquirenti a caldo: potrebbe essere un'azione legata a rancori covati da tempo contro qualcuno in particolare. Motivi personali legati all'ambito lavorativo che nel tempo potrebbero essere sfociati in un desiderio di vendetta, coltivato giorno dopo giorno. Anche questo spiegherebbe l'acquisto delle armi e la preparazione delle bombe. In ogni caso il presidente Obama è tornato a evocare la necessità di cambiare le leggi che regolano l'acquisto di armi negli Stati Uniti: "Dobbiamo fare qualcosa perché eventi di questo tipo non accadano più, servono maggiori controlli delle armi". il presidente ha precisato: "In America in base alla legge antiterrorismo, abbiamo una No fly list, una lista di persone che non possono volare, prendere l'aereo. Bene, le stesse persone secondo la legge potrebbero entrare in un negozio e comprare armi, ecco, questa è una legge che deve essere cambiata". Tornando alla cronaca, gli assalitori, Farook e la donna, sono stati poi uccisi mentre cercavano di scappare con un Suv. La struttura dove è avvenuta la strage è l'Inland Regional Center, centro in cui vengono offerti servizi a persone con disabilità. Le immagini dall'alto diffuse dalle tv poco dopo lo scontro mostrano il Suv con i vetri completamente distrutti e decine di poliziotti in tenuta militare. La strage è stata condannata anche dalla comunità musulmana di California. "La comunità americana - ha detto Hussam Ayloush, direttore del consiglio per le relazioni islamico-americana - condanna senza esitazioni quanto accaduto e si schiera fianco a fianco con i suoi concittadini americani nel ripudiare simili atti di violenza".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: