Capodanno di sangue ad Alessandria d'Egitto, dove un'autobomba esplosa davanti ad una chiesa alla fine della messa di mezzanotte ha fatto 21 morti e 8 feriti. È stato un duro colpo per la folta comunità cristiana d'Egitto, e una notte da dimenticare per i copti di Alessandria, bersaglio dell'esplosione all'uscita da una funzione religiosa per propiziare il nuovo anno. Un testimone oculare ha riferito di un "bagno di sangue", seguito da un via vai di ambulanze tra i corpi martoriati a terra. Cristiani e musulmani si sarebbero poi affrontati a colpi di bastone nelle strade adiacenti.Ce n'è abbastanza per riportare alla memoria le minacce espresse nel novembre scorso dall'ala irachena di Al Qaida che, dopo aver rivendicato un sanguinoso attentato alla cattedrale siriaco-cattolica di Baghdad, aveva minacciato la comunità copta egiziana, particolarmente numerosa tra i cristiani del Medio Oriente. I terroristi islamici avevano ingiunto di "liberare" due cristiane egiziane "tenute prigioniere in monasteri" per impedire loro di convertirsi all'Islam. I copti sono il 10% dei circa 80 milioni di abitanti dell'Egitto. L'attentato della scorsa notte, che non è stato al momento rivendicato, è avvenuto a mezzanotte e mezza nel quartiere di Sidi Bishr della grande città affacciata sul Mediterraneo, davanti alla Chiesa dei Santi (Al-Qiddissine).Secondo le prime ricostruzioni, l'automobile imbottita di esplosivo è stata parcheggiata davanti alla chiesa dieci minuti prima dello scoppio. Un testimone ha detto alla tv di aver visto delle persone scendere dal veicolo, una Skoda. Lo scoppio, fortissimo, è avvenuto quando i fedeli uscivano dalla chiesa e si è immediatamente propagato alle automobili vicine, esplose moltiplicandone l'effetto devastante.Il bilancio definitivo dei morti secondo il ministero della Sanità è di 21, più otto feriti. Dopo l'attentato, mentre le ambulanze facevano avanti e indietro per soccorrere le vittime, gruppi di copti esasperati hanno cominciato ad aggredire musulmani nelle strade circostanti. Il ministero dell'Interno egiziano ha imposto misure di sicurezza durissime intorno a tutte le chiese e ha raddoppiato la presenza degli agenti per contrastare ogni eventuale attacco. Stretti controlli sono stati anche imposti al governatorato di Marsa Matruh, sul litorale e all'aeroporto del Cairo per impedire la fuga degli autori dell'attentato.
MUBARAK: TERRORISMO CIECO, VOGLIONO SEMINARE LA DISCORDIAIl presidente egiziano Hosni Mubarak ha detto stamani in tv che "l'Egitto con i suoi cristiani e musulmani è preso di mira dal terrorismo cieco. Questi attacchi rientrano in una serie di atti che puntano a seminare la discordia fra cristiani e musulmani". In un discorso diffuso in diretta dalla tv di stato, il presidente ha aggiunto che "la sicurezza nazionale dell'Egitto è la mia prima responsabilità e non permetterò a nessuno di attentarvi", aggiungendo che "questo attacco ha fortemente scosso la coscienza e i sentimenti degli egiziani che celebrano il nuovo anno insieme al mondo intero".Il presidente ha aggiunto che il terrorismo riesce un'altra volta a "terrorizzare gli innocenti e a minacciare le anime degli egiziani. Il sangue dei nostri figli non sarà versato gratuitamente, taglieremo la mano al terrorismo". Rivolgendosi ai responsabili della strage, Mubarak ha detto"non crediate sia lontano il castigo degli egiziani, schiacceremo la testa del serpente e vinceremo il terrorismo".L'Egitto ha detto di avere prove del fatto che, nell organizzazione dell'attentato alla Chiesa copta di Alessandria, siano stati coinvolti "elementi stranieri". In un comunicato, il
ministero dell'Interno, rende noto che le circostanze dell'attentato e di altri recenti episodi di violenza "indicano chiaramente che elementi stranieri abbiano preso parte alla pianificazione e all'organizzazione".Le autorità egiziane hanno anche escluso che l'esplosione registrata poco dopo mezzanotte sia stata causata da un'auto-bomba; e sono orientate a pensare che l'attentato sia stato provocato da un kamikaze.
LA CONDANNA DELLE AUTORITA' RELIGIOSE ISLAMICHE EGIZIANEIl mufti d'Egitto, lo sceicco Ali Gomaa, ha chiesto a tutti gli egiziani di mantenere il loro sangue freddo e non credere alle voci, per spegnere gli scontri confessionali dopo l'attentato alla chiesa copta di Alessandria che ha fatto 21 morti. In un comunicato pubblicato stamani, Ali Gomaa ha condannato l'attacco contro la chiesa e ha chiesto agli egiziani di serrare le fila, di fronte a quelli che mettono in pericolo l'unità del paese. Il grande imam dell'Università di Al Azhar, lo sceicco AhmedEl Tayib, ha dichiarato che l'attentato è un atto internazionale compiuto sulla terra egiziana. In una intervista alla tv di stato, il grande imam ha espresso la sua profonda costernazione e ha presentato le sue condoglianze alle famiglie delle vittime.
LE PAROLE DI BARACK OBAMAIl presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha condannato "fermamente" gli attentati della scorsa notte ad Alessandria d'Egitto e in Nigeria.