lunedì 19 novembre 2012
La radio pubblica israeliana ha annunciato che il governo sta esaminando la proposta di tregua egiziana. Il bilancio del conflitto è sempre più tragico: secondo l'Unicef sono rimasti uccisi 18 bambini palestinesi. Feriti anche tra i piccoli israeliani. Colpito per la seconda volta il media center a Gaza.
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Il gabinetto di sicurezza del premier israeliano Benyamin Netanyahu, si è riunito questa sera per esaminare la proposta di tregua egiziana, con i gruppi armati palestinesi di Gaza. Lo ha reso noto la radio pubblica di Israele. Secondo l'emittente, Israele sarebbe intenzionato a chiedere un cessate il fuoco dalle 24 alle 48 ore per permettere a entrambe le parti di elaborare i termini di un accordo per una tregua. Stando alla stessa fonte, e nell'eventualità di un cessate il fuoco, Israele potrebbe pensare ad un alleggerimento del suo blocco sulla Striscia di Gaza. I media israeliani hanno rilevato che i lanci di razzi dalla Striscia sono quasi cessati all'incirca due ore e mezza prima della riunione del gabinetto ristretto."I negoziati sono ancora in corso" e una tregua per fermare le violenze a Gaza "è vicina" anche se "la natura di questo tipo di negoziati è molto difficile da prevedere". Lo ha detto il premier egiziano, Hisham Kandil, lasciando spazio a uno spiraglio di speranza. La Ue ha chiesto l'immediato "cessate il fuoco" ma il conflitto per ora continua a mietere vittime. Secondo l'Unicef, almeno 18 bambini palestinesi hanno perso la vita e 252 sono quelli rimasti feriti dall'inizio delle ostilità a Gaza, e ci sono bambini anche tra i 50 civili israeliani feriti. Ma il bilancio delle vittime, avverte l'organizzazione, si aggrava di ora in ora perché gli attacchi reciproci non cessano.Un raid israeliano ha colpito questa sera il media center a Gaza, che ospita vari corrispondenti, per la seconda volta in 24 ore: tra le macerie ci sarebbero almeno quattro morti e numerosi feriti. Tre palestinesi, tra i quali un bambino di cinque anni, sono morti questa mattina in un altro raid aereo sulla città. Secondo Hamas, il numero delle vittime palestinesi ha ormai raggiunto il centinaio. La diplomazia preme per la tregua, ma le parti restano distanti. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon è arrivato in serata al Cairo, dove martedì incontrerà il presidente egiziano Mohamed Morsi e il premier Hisham Qandil nell'intenso sforzo per raggiungere un'intesa. La posizione di Israele - come ha ripetuto anche Netanyahu - è netta: finirla prima con i missili sullo Stato ebraico e poi avviare la discussione. Martedì è attesa nella Striscia una delegazione della Lega araba guidata dal segretario generale, Nabil al Araby, sullo sfondo del ritorno di fiamma dei moti di solidarieta' ai palestinesi nel mondo musulmano. Gli occhi di tutti restano comunque puntati sul Cairo: e soprattutto quelli di Gaza e d'Israele.
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