La polizia sul luogo della strage - Ansa/Epa
Ha 15 anni l’autore dell’ultima strage con armi da fuoco negli Stati Uniti. Un ragazzino che per ragioni ancora misteriose ha imbracciato un fucile e sparato in un’area residenziale con parchi e villette, vicino a un sentiero per le passeggiate nei boschi alla periferia di Raleigh, in Carolina del Nord. Cinque persone fra i 16 e i 53 anni sono morte, compreso un agente di polizia, e due sono state ferite. Stando al capo della polizia di Raleigh, i corpi sono stati trovati lungo un percorso di circa tre chilometri nelle strade del quartiere e sul sentiero Greenway.
L’adolescente, che è bianco, è in condizioni gravi all’ospedale, non si sa se per i proiettili sparati dalla polizia o dalla sua stessa arma. La tragedia abbassa ulteriormente l’età media degli autori delle sparatorie di massa negli Stati Uniti.
Due terzi dei responsabili di carneficine nelle scuole hanno meno di 18 anni. Per tutti gli altri tipi di stragi, meno di 25. Sono tutti maschi.
Mentre si cercano risposte sul movente, qualcuno ieri sui media Usa si chiedeva ancora come interrompere la scia di sangue che solo quest’anno già mietuto 34mila vite, secondo il Gun Violence Archive. La risposta, come dimostrano gli altri Paesi occidentale è naturalmente un maggiore controllo nella vendita delle armi e regole più severe per il loro trasporto in pubblico. Ma il tema è entrato per ora solo marginalmente nelle campagne dei candidati che cercano l’elezione o la rielezione al Congresso statunitense l’8 novembre prossimo.
«Questa tragedia raddoppia la nostra determinazione a porre fine all’insensata violenza armata nel nostro Paese e ora nella nostra città», ha detto il sindaco Mary-Ann Baldwin, ricordando che la strage ha rappresentato il 25esimo omicidio di massa nel 2022, in cui più di quattro persone sono state uccise da armi da fuoco, escluso l’autore. «Dobbiamo fermare questa violenza insensata in America – ha aggiunto il governatore della Carolina del Nord Roy Cooper –. Abbiamo molto da fare e stasera abbiamo molto da piangere».
«Basta. Abbiamo sofferto e pregato con troppe famiglie che hanno dovuto sopportare il terribile fardello delle sparatorie di massa», ha commentato invece il presidente Joe Biden. «Ho intrapreso – ha aggiunto ricordando i ricordando i massacri di Buffalo e Uvalde di soli cinque mesi fa – un’azione storica per fermare la violenza armata nella nostra nazione, inclusa la legge sulla sicurezza delle armi più significativa in quasi 30 anni. Ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo approvare il divieto di armi d’assalto», ha sottolineato il presidente Biden esortando Camera e Senato ad accelerare i tempi.