sabato 22 agosto 2015
Il ministro dell'Interno francese Cazeneuve: "La nostra mobilitazione è totale". L'uomo nega la matrice terroristica. Il racconto dei tre "eroi" alla Cnn.
Sventato attacco terroristico
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"Il livello di minaccia è elevato, lo ripetiamo da mesi e la nostra mobilitazione è totale". A dichiararlo il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, in una conferenza stampa dopo la sparatoria sul treno Amsterdam-Parigi. "È grazie a questo, e al sangue freddo dei francesi, che sormonteremo questa minaccia", ha aggiunto.

L'identità dell'aggressore intanto "non è ancora stata stabilita", prosegue il ministro. Non ci sono certezze quindi né sull'appartenza dell'uomo a una cellula jihadista né sul movente dell'attacco, sventato grazie all'intervento di tre passeggeri, un inglese e due marine americani in borghese. Dal canto suo l'assalitore nega di appartenere a un organizzazione terroristica e afferma di aver tentato una semplice rapina, al massimo - riporta Le Figaro - avrebbe potuto chiedere un riscatto. L'uomo racconta anche di aver trovato le armi in una sacca abbandonata in un parco di Bruxelles.

Ad ogni modo, "se sarà confermato che è il marocchino di 26 anni di cui si è parlato - dice ancora Cazeneuve - sarebbe stato già segnalato dalle autorità spagnole ai servizi francesi nel febbraio 2014 per la sua appartenenza al movimento islamico radicale". I tre "eroi per caso" che hanno neutralizzato l'assalitore (uno di loro è rimasto ferito gravemente) hanno ricevuto questa mattina il ringraziamento del presidente Usa Barack Obama "per il coraggio dimostrato e per la rapidità di pensiero. Il presidente ha espresso la sua profonda gratitudine - si legge in una nota della Casa Bianca -. E' chiaro che la loro azione ha evitato una tragedia ben peggiore".

Gli uomini riceveranno la visita del presidente francese Francois Hollande mentre il sindaco di Arras - dove si è fermato il treno - ha consegnato loro una medaglia. Uno di loro, Anthony Sadler, l'unico civile, ha raccontato alla Cnn i particolari dell'accaduto: "Il mio amico Alek Skarlatos ha urlato "Prendetelo!" Spencer Stone - il terzo - si è alzato immediatamente per saltare addosso al ragazzo, seguito da Alek e da me". Stone è un membro dell'Air Force mentre Skarlatos è nella Guardia Nazionale. "L'abbiamo picchiato poi l'ho legato con l'aiuto di Chris, un altro passeggero. Nella lotta Spencer è rimasto ferito", perché l'uomo, racconta ancora Sadler, aveva un coltello, con il quale è riuscito a colpire un paio di volte ferendo il militare alla testa, al collo e alla mano.

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