martedì 13 giugno 2017
Una donna è morta nel crollo della sua abitazione, almeno una decina i feriti. Circa 800 le persone rimaste senza tetto sull'isola. Il terremoto avvertito anche in Turchia.
Danni agli edifici nel villaggio di Plomari, sull'isola di Lesbo (Ansa)

Danni agli edifici nel villaggio di Plomari, sull'isola di Lesbo (Ansa)

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È di almeno un morto e dieci feriti il bilancio del sisma di magnitudo 6.3 che ha colpito domenica le isole greche di Lesbo e Chio e la costa occidentale della Turchia. Nel villaggio di Vrisa, a Lesbo, diverse abitazioni sono crollate e, hanno spiegato i vigili del fuoco, "si sta cercando di estrarre una donna dalle macerie". Sull’isola si registra anche l’unica vittima del sisma, una donna morta nel crollo della sua abitazione. Le autorità greche hanno dichiarato per Lesbo lo stato d’emergenza. Le persone rimaste senza tetto sull’isola sono almeno 800, gravi danni si registrano alle case in almeno dodici villaggi.

L'epicentro del terremoto è stato localizzato nel mar Egeo a 10 chilometri di profondità e a circa 11 chilometri di distanza dal villaggio di Plomari, nel quale, ha spiegato il sindaco Manolis Armenakas, "vi sono stati danni a diversi edifici, vecchi e nuovi, tutti da valutare". Il sisma è stato avvertito in modo consistente anche nel distretto turco di Karaburun, provincia di Smirne. Sia Turchia che Grecia si trovano lungo linee di faglia che negli ultimi anni sono state all'origine di diversi importanti terremoti. La scossa di domenica di 6.3 è stata seguita da altre di magnitudo 4.9 e 3.9.

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