lunedì 28 maggio 2012
​Il Consiglio di sicurezza si appella a tutte le parti in causa per far cessare immediatamente ogni tipo di violenza. Annan incontrerà Bashar al-Assad. Pressing Francia-Gran Bretagna. Mosca contraria a un cambio di regime.
Tre segnali ad Assad di Vittorio E. Parsi
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Dopo la strage di Houla, dove hanno perso la vita 108 persone, si è ulteriormente aggravato il bilancio delle vittime in Siria. Almeno 23 civili e 18 militari sono rimasti uccisi nelle violenze e nella repressione tra le forze di sicurezza fedeli al presidente Bashar al-Assad e gli insorti dell'Esercito libero siriano (Els). La maggioranza delle vittime si contano a Hama, Homs, bombardate da oltre 24 ore, e nella città meridionale di Deraa, dove ebbe inizio la rivolta nel marzo del 2011.Il mediatore internazionale ed ex segretario dell'Onu Kofi Annan, giunto oggi a Damasco, ha detto di essere rimasto sconvolto dalle uccisioni avvenute in Siria, e ha invitato il governo siriano ad assumere iniziative più consistenti per dimostrare la propria serietà nel raggiungimento di una soluzione pacifica alla crisi del Paese.Annan ha detto che si attende di avere una "discussione seria e franca" col presidente siriano Bashar al-Assad. I due dovrebbero incontrarsi domani, secondo il ministero degli Esteri siriano. Ha aggiunto che l'uccisione di 108 persone a Houla è "un crimine terribile, e il Consiglio di Sicurezza (Onu) lo ha giustamente condannato". L'Occidente ha attribuito alle forze di Assad la responsabilità delle uccisioni, accusa respinta da Damasco. "Chiedo al governo (siriano) di fare dei passi per mostrare che è seriamente intenzionato a risolvere questa crisi pacificamente... Questo messaggio di pace è per tutti coloro che hanno una pistola".Annan ha mediato un accordo per una tregua lo scorso 12 aprile, nell'ambito di un piano in sei punti per mettere fine ai 14 mesi di violenze. Ma la tregua non ha tenuto, e centinaia di persone sono state uccise nelle ultime sei settimane.Il premier britannico, David Cameron, e il presidente francese, François Hollande, hanno "espressoil desiderio" di lavorare insieme alla Russia per trovare una soluzione alla crisi in Siria. È quanto ha dichiarato un portavoce del governo britannico, dopo la conversazione telefonica tra i due leader, durante la quale Cameron ha anche espresso il suo appoggio all'idea di una riunione a Parigi nei prossimi giorni del gruppo dei paesi amici della Siria.
"Di fronte questa situazione inaccettabile e il mancato rispetto da parte del regime del cessate il fuoco - ha detto la portavoce - il primo ministro e il presidente hanno convenuto sulla necessità di agire insieme per aumentare la pressione della comunità internazionale e mettere fine alla sanguinosa repressione del popolo siriano che aspira alla libertà e alla democrazia".
Hollande e Cameron non hanno indicato una data per la conferenza da tenere a Parigi, ma il prossimo venerdì è previsto nella capitale francese il primo incontro tra Hollande e il presidente russo Vladimir Putin, e nel colloquio si affronterà, sottolineano all'Eliseo, la situazione in Siria.La Russia insiste sul piano Annan e invita l'Occidente a non perseguire la caduta del regime del "protetto" Assad all'indomani delle indiscrezioni di stampa secondo cui il presidente Usa Barak Obama starebbe sondando l'ipotesi di una "soluzione yemenita" per la Siria, con l'esilio dello stesso Assad."Bisogna che tutti i giocatori stranieri giochino lo stesso gioco, un gioco volto all'attuazione del piano Annan, non al cambiamento del regime", ha dichiarato il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov incontrando oggi a Mosca il collega britannico William Hague. "Noi non sosteniamo il governo Assad, ma il piano Annan", ha voluto precisare il capo della diplomazia russa, sostenendo che è più importante "mettere fine alle violenze" che "preoccuparsi di chi è al potere in Siria".
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