lunedì 30 novembre 2015
​Aerei russi in azione contro il Daesh fanno strage di civili. Intanto Ankara apre lo spazio aereo alla Francia.
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​In Siria è di almeno 43 morti il bilancio di un bombardamento sul mercato di Ariha, città del nord-ovest, preso di mira probabilmente dall'aviazione russa: lo ha riferito un lavoratore della Protezione civile locale, Mohamed Queissi. In precedenza l'Osservatorio siriano per i diritti umani aveva dato notizia di 18 morti. Ariha è in mano ai gruppo ribelli di tendenza islamista e del Fronte al-Nusra, il braccio siriano di al-Qaeda, ostili alle forze filo-regime che tentano di riguadagnare terreno nella provincia di Idlib. I raid aerei, secondo il direttore dell'Ong, Rami Abdel Rahmane, hanno distrutto molte abitazioni civili e realizzato importanti distruzioni in numerosi quartieri. Turchia e Francia hanno concluso ieri un accordo militare che autorizza i jet di Parigi a sorvolare lo spazio aereo di Ankara per i raid aerei contro il Daesh in Siria. Lo riporta il quotidiano Sabah, secondo cui è previsto anche l'uso della base turca di Incirlik in casi di emergenza. Intanto la Russia ha annunciato che interromperà la cooperazione tecnico-militare con Ankara dopo l'abbattimento del jet russo da parte della Turchia.
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