venerdì 1 febbraio 2013
​Situazione umanitaria sempre più preoccupante, mentre si teme un allargamento del conflitto.
Lo stallo nel processo di adesione della Turchia alla Ue di Giorgio Ferrari
L'ira di Teheran, minacce su Israele
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​Un conflitto che rischia di allargarsi coinvolgendo altri Stati e in cui al momento non trova spazio quel “dialogo costruttivo” invocato più volte da Benedetto XVI per porre fine in Siria alle immani sofferenze della popolazione civile. ' Resta infatti gravissima la crisi umanitaria, sia sul fronte dei rifugiati nei Paesi limitrofi, sia sugli sviluppi interni. I morti sono più di 60mila, centinaia di migliaia i rifugiati, 2,5 milioni di persone hanno bisogno di aiuti. C’è carenza di cibo, acqua potabile, cure sanitarie.Caritas Italiana ha già inviato un contributo a Caritas Siria e alle altre Caritas impegnate nell’accoglienza dei profughi e rilancia l’appello per poter far fronte alle nuove, pressanti richieste.Le Caritas di Siria, Libano, Giordania e Turchia si sono infatti attivate da subito e complessivamente forniscono aiuti a oltre 100mila persone. Soprattutto all'interno della Siria si continua a lavorare fra grandi difficoltà e pericoli.“Stiamo coordinando gli aiuti per decine di migliaia di persone a Damasco, Aleppo, Homs e Hassakeh – dice il presidente di Caritas Siria, monsignor Antoine Audo – ma i bisogni aumentano di giorno in giorno”. In Libano, tra i rifugiati distribuiti nel nord del Paese, nella valle della Bekaa e a Beirut stessa , la Caritas aiuta 40mila persone, di cui la metà sono bambini. Ha inoltre allestito due cliniche mobili per fornire assistenza sanitaria.Caritas Turchia sta aiutando 2mila famiglie con generi di prima necessità ed ha anche attivato servizi per cure sanitarie e assistenza psicologica. In Giordania la Caritas si sta prendendo cura di 60mila persone ad Amman, Irbid, Zarqa, Madaba e Mafraq. Fornisce loro aiuti alimentari, coperte, stufe. Prevede di estendere gli aiuti ad altre 25mila persone, tra cui molte famiglie locali.Per sostenere gli interventi in corso nelle due emergenze, si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Emergenza Siria”.Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
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