venerdì 2 gennaio 2015
Missili artigianali lanciati dalle forze di opposizione hanno centrato un quartiere controllato dai governativi. Sono state 76mila le vittime della guerra nel 2014, la metà civili.
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In Siria il 2015 è iniziato nello stesso modo in cui è finito il 2014: sul campo di battaglia. È di almeno 19 uccisi, tra cui donne e bambini, il bilancio di bombardamenti di artiglieria compiuti nelle ultime ore da miliziani delle opposizioni siriane ad Aleppo. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). Secondo l'ong, tra le vittime figurano 5 minori e almeno una madre, colpiti da razzi improvvisati sparati da miliziani della parte orientale della città contro i quartieri occidentali controllati dalle truppe lealiste. I feriti risultano oltre 30. La stessa organizzazione ritiene che siano più di 76.000 le persone uccise nella guerra civile siriana soltanto nel 2014, di cui circa la metà civili. L'ong basata in Gran Bretagna stima poi, in particolare, che di queste le vittime civile siano 33.278. Le Nazioni Unite nel mese di agosto avevano stimato che il numero totale delle persone uccise fino a questo mese dall'inizio del conflitto, nel 2011, fosse arrivato a quota 191.000.
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