martedì 10 maggio 2011
Diversi attivisti dell'opposizione siriana sono stati arrestati nel corso delle proteste anti-governative organizzate nella notte a Damasco. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Scattano le sanzioni della Ue, nel mirino 13 uomini del regime Assad ritenuti responsabili della "repressione violenta contro la popolazione civile".
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Diversi attivisti dell'opposizione siriana sono stati arrestati nel corso delle proteste anti-governative organizzate nella notte a Damasco. Lo riferisce il sito web dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui alcune centinaia di manifestanti hanno sfilato per le vie del centro della capitale chiedendo la fine dell'assedio dell'esercito imposto in quelle città, come Daraa e Banias, dove la rivolta contro il governo è stata particolarmente violenta.Intanto, alcuni gruppi di opposizione hanno convocato per oggi una nuova giornata di proteste in tutto il paese contro il presidente, Bashar al-Assad, stando a quanto ha riportato la tv satellitare 'al-Arabiyà. Sempre l'emittente di Dubai ha reso noto, inoltre, che in queste ore i carri armati dell'esercito sono entrati ad al-Muaamadia, un quartiere periferico di Damasco.Scattano le sanzioni della Ue contro la Siria, con la loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione. Nel mirino gli uomini del regime Assad ritenuti responsabili della "repressione violenta contro la popolazione civile". Tredici le personalità di spicco colpite con la misura del congelamento dei beni. In testa alla lista il fratello minore del presidente Assad, uomo di punta della guardia repubblicana e definito "principale responsabile della repressione dei rappresentanti. Varato anche l'embargo sul fronte della vendita o la fornitura di armi.Nella Gazzetta si legge come "sono vietati la vendita, la fornitura, il trasferimento alla Siria o l'esportazione in questo Paese di armamenti e materiale connesso di qualsiasi tipo, comprese armi e munizioni, veicoli e materiale militari, materiale paramilitare e relativi pezzi di ricambio, nonché materiale che potrebbe essere utilizzato a fini di repressione interna, da parte di cittadini degli Stati membri o in provenienza dal territorio degli Stati membri. Ovvero mediante navi o aeromobili battenti bandiera degli stessi".Per quel che riguarda le misure volte a colpire direttamente gli uomini del regime, sulla Gazzetta si legge come "sono congelati tutti i fondi e le risorse economiche appartenenti, posseduti, detenuti o controllati dai responsabili della repressione violenta contro la popolazione civile in Siria e dalle persone fisiche o giuridiche o dalle entità ad essi associate".Oltre a Maher Al-Assad, fratello minore del presidente Assad e capo della guardia repubblicana, nell'elenco delle persone sanzionate figurano altre dodici figure: dal capo dei servizi segreti siriani Ali Mamlouk al ministro degli interni Mohammad Ibrahim Al-Chaar, dal capo della sicurezza politica Mohammed Dib Zeitoun al capo del'intelligence militare Abd Al-Fatah Qudsiyah. Tra i nomi anche quello dell'uomo d'affari siriano Rami Makhlouf: "Associato al fratello del presidente Assad - si legge - finanzia il regime che permette la repressione dei manifestanti".
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