mercoledì 22 maggio 2019
Scomparso al confine tra Siria e Turchia nel 2016 l'italiano è stato liberato dal governo di salvezza, gruppo antigovernativo della zona di Idlib
Alessandro Sandrini, originario di Folzano, nel bresciano, appare poi il 31 luglio scorso in un video con indosso una tuta arancione, in ginocchio e due carcerieri incappucciati e armati alle spalle. "Mi uccideranno", dice nel filmato diffuso da Site, sito che monitora le attività jihadiste, secondo il quale Sandrini era in ostaggio in Siria insieme al giornalista giapponese Jumpei Yasud. (Ansa)

Alessandro Sandrini, originario di Folzano, nel bresciano, appare poi il 31 luglio scorso in un video con indosso una tuta arancione, in ginocchio e due carcerieri incappucciati e armati alle spalle. "Mi uccideranno", dice nel filmato diffuso da Site, sito che monitora le attività jihadiste, secondo il quale Sandrini era in ostaggio in Siria insieme al giornalista giapponese Jumpei Yasud. (Ansa)

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Con il rilascio di Alessandro Sandrini, scomparso al confine tra la Turchia e la Siria tre anni fa, si accorcia la lista degli italiani spariti nel mondo. Ne rimangono ancora sette di cui non si hanno più tracce: la giovanissima volontaria milanese Silvia Romano, rapita in Kenya lo scorso 20 novembre, il gesuita padre Paolo Dall'Oglio, scomparso in Siria nel 2013, Luca Tacchetto, architetto padovano sparito con l'amica canadese Edith Blais in Burkina Faso a metà dicembre 2018 e i tre venditori ambulanti napoletani: il 60enne Raffaele Russo, il figlio Antonio ed il nipote Vincenzo Cimmino (25 e 29 anni), scompaiono nello Stato messicano di Jalisco il 31 gennaio 2018.

Alessandro Sandrini, scomparso al confine tra Siria e Turchia nel 2016, si trovava in questa lista fino a poche ore fa quando è stato liberato dal governo di salvezza, gruppo antigovernativo della zona di Idlib. L'annuncio del suo rilascio è stato dato dapprima dalle stesse forze pubblicando le foto dell'italiano sui social e affermando che il bresciano era nelle mani di una banda criminale.

La notizia è stata poi, nelle ore successive, confermata dal premier italiano: "Il connazionale Alessandro Sandrini è stato liberato al termine di un'articolata attività condotta, in territorio estero, in maniera coordinata e sinergica dall'intelligence italiana, dalla polizia giudiziaria e dall'unità di crisi del MAE" ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Le prime parole del padre del ragazzo bresciano: "Confermo, mio figlio è libero si trova ancora in Siria ma nelle mani dei nostri carabinieri" ha spiegato all'Ansa Gianfranco Sandrini. "Sono felicissimo" ha detto il genitore "è la fine di un incubo adesso sto andando a Roma, spero di potergli parlare al telefono stanotte".

Verrà ascoltato dai pm della Procura di Roma, Alessandro Sandrini dopo tre anni di prigionia. L'atto istruttorio avverrà dopo il rientro in Italia del nostro connazionale. Sulla vicenda la Procura capitolina aveva aperto un fascicolo per sequestro di persona con finalità di terrorismo.

SANDRINI IMPUTATO IN DUE PROCESSI A BRESCIA

Sul trentaquattrenne bresciano liberato dopo quasi tre anni di sequestro in Siria, pende un'ordinanza di custodia cautelare per rapina. Il bresciano e accusato di un paio di azioni messe a termine con un complice in provincia di Brescia. Era stato disposto il carcere, ma la misura ora dovrebbe essere quella degli arresti domiciliari. Nell'ultimo anno il nome di Alessandro Sandrini era comparso due volte tra gli imputati in tribunale a Brescia. In un processo per rapina e ricettazione per aver tentato di vendere a cinesi dei tablet rubati da un fast food a Desenzano del Garda e per una rapina che avrebbe messo a segno prima dell'ottobre 2016.

IL GIALLO SULLA SCOMPARSA DI ALESSANDRO SANDRINI

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