sabato 18 gennaio 2014
La Coalizione nazionale, principale raggruppamento che si oppone al potere di Bashar al-Assad, ha deciso a larga maggioranza di partecipare alla Conferenza internazionale di pace che si aprirà in Svizzera la prossima settimana. Quasi in contemporanea Damasco ha dato il via libera a un convoglio di aiuti umanitari per il campo profughi palestinese di Yarmouk, alla periferia sud della capitale.
Siria, l'opposizione dice sì alle trattative
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Eppur si muove. Nella tragica matassa siriana si apre uno spiraglio. Da una parte l'opposizione siriana in armi ha accettato di partecipare alla Conferenza internazionale di pace in programma per la prossima settimana in Svizzera. Dall'altra qualcosa si muove anche sul fronte degli aiuti umanitari. Le forze che assediano il campo profughi palestinese di Yarmouk, in un quartiere di Damasco,permetteranno infatti a un convoglio di aiuti umanitari di entrarvi. Lo annuncia l'agenzia Maan, spiegando che, dopo quattro mesi, le forze del regime all'interno e intorno al campo hanno acconsentito all'ingresso di aiuti internazionali in cibo e medicinali. Segnali positivi, come non se ne vedevano da troppo tempo.

A Ginevra, dunque, la Coalizione nazionale siriana, principale raggruppamento dell'opposizione liberale al regime di Bashar al-Assad, ci sarà. La decisione è stata presa in Turchia al termine di un lungo confronto. I favorevoli sono stati 58, i contrari 14, gli astenuti 2.

In quanto al campo profughi, oggi un convoglio umanitario è riuscito a portare, per la prima volta dopo mesi, aiuti alimentari alla popolazione del campo profughi alla periferia sud di Damasco. Attivisti siriani che hanno partecipato all'operazione hanno confermato la notizia, riferita in precedenza dalla tv di Stato siriana.

 

 

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