venerdì 6 marzo 2015
Continua la mobilitazione in favore dei perseguitati. Numerosi numerosi intellettuali e uomini politici (tra gli altri, Jean d'Ormesson e Alain Juppè) hanno aderito all'appello lanciato dallo scrittore francese Jacques Julliard.
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​Lo scrittore francese Jacques Julliard ha lanciato un appello a favore dei cristiani d'Oriente a cui Oltralpe hanno già aderito numerosi intellettuali e uomini politici (tra gli altri, Jean d'Ormesson e Alain Juppè): chiede al governo francese una riunione speciale del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per fermare il genocidio in atto. La petizione, che è sul sito web di Le Figaro, punta a raccogliere un certo numero di grandi firme. "Tutto è cominciato in Iraq dove la comunità cristiana irachena, una delle più antiche del mondo e che ancora utilizza l'aramaico, la lingua più comune ai tempi di Gesù, è stata vittima di violente persecuzioni", si legge nel manifesto. "Queste persecuzioni si sono estese successivamente alla Siria, dove lo Stato islamico è saldamente affermato. E in Egitto, Libia, in tutto il Medio Oriente e in molte parti dell'Africa si sono moltiplicati rapimenti, stupri, omicidi e scene di orrore. Non si più assistere a tutto ciò nell'indifferenza generale", si legge ancora."Siamo stati tutti ebrei tedeschi, siamo stati tutti dissidenti ai tempi di Sakharov e Solzhenitsyn. Siamo stati tutti Charlie. Ora dobbiamo tutti essere cristiani d'Oriente. Una tale situazione costituisce una negazione dell'umanità che riguarda l'umanità intera. Chiediamo al governo francese di intervenire per ottenere una riunione speciale del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e mettere fine al genocidio culturale avviato".
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