lunedì 6 febbraio 2012
Questa mattina secondo testimoni sono ripresi i cannoneggiamenti a Homs. Washington auspica che la visita a Damasco del ministro russo Lavros spinga Assad alle dimissioni. Nella capitale manifestazioni pro-regime. Roma richiama l'ambasciatore (nella foto Ap, tratta da un video amatoriale, l'ingresso dell'ospedale di Homs).
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Le forze governative siriane hanno ripreso questa mattina i cannoneggiamenti su Homs, la città della Siria centrale dove centinaia di persone sono state uccise solo negli ultimi giorni. Lo riferisce il giornalista della Bbc a Homs, Paul Wood. Il timore degli abitanti della città è che l'Esercito si stia preparando a un'operazione su vasta scala. Stando al corrispondente della Bbc, le forze governative hanno iniziato a colpire Homs con bombe da mortaio alle 6 ora locale, le 5 in Italia.
Il governo siriano di Bashar al-Assad nega gli attacchi controcivili e afferma che ieri le truppe governative hanno ucciso "decinedi terroristi" a Homs.L'UNICEF: OLTRE 400 BAMBINI UCCISI DA MARZOOltre 400 bambini sono stati uccisi in Siria dallo scoppio delle violenze in marzo a fine gennaio, ha affermato l'Unicef oggi a Ginevra. Sempre secondo informazioni di organizzazioni dei diritti umani locali oltre 400 minori sono in carcere, ha detto a Ginevra la portavoce dell'Unicef  Marixie Mercado.
LA VISITA DI LAVROV, GLI USA SPERANO NELLE DIMISSIONI DI ASSADGli Stati Uniti auspicano che con la sua visita oggi a Damasco, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, incoraggi il presidente Bashar el-Assad a dimettersi. Lo ha dichiarato la portavoce del Dipartimento diStato Usa, Victoria Nuland, in un briefing con la stampa. Lavrov e il capo dell'intelligence russa all'estero,Mikhail Fradkov, sono in Siria dove, ufficialmente, recapiteranno un messaggio del presidente Dmitri Medvedev ad Assad. La missione è stata annunciata poche ore dopo il veto posto da Russia e Cina al Consiglio di sicurezza Onu sull'ultima bozza di risoluzione contro il regime siriano promossa da Stati arabi e Occidente. "La nostra speranza e la nostra aspettativa è che il ministro Lavrov usi questa opportunità per chiarire nel modo più assoluto al regime di Assad quanto sia isolato e incoraggiare lui e la sua gente aservirsi del piano della Lega Araba, facilitare una transizione e dimettersi", ha spiegato la Nuland, citata dall'agenzia Ria Novosti.
RICHIAMATO L'AMBASCIATORE ITALIANOIl ministro degli Esteri Giulio Terzi ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell'ambasciatoreitaliano a Damasco Achille Amerio. Lo rende noto la Farnesina, che sottolinea che l'ambasciata italiana nella capitale siriana resta aperta e operativa per garantire l'assistenza ai connazionali presenti nel paese e continuare a seguire con la massima attenzione gli sviluppi della gravissima crisi in atto nel paese. La decisione di questa mattina fa seguito ai passi effettuati nelle ultime ore dal Governo italiano. Ieri il segretario generale della Farnesina Giampiero Massolo aveva espresso all' ambasciatore siriano a Roma Khaddour Hasan la più ferma condanna e lo sdegno del governo italiano per le inaccettabili violenze perpetrate dal regime di Damasco nei confronti della popolazione civile. MANIFESTAZIONI PRO-ASSAD A DAMASCO
Sono in corso in queste ore imponenti manifestazioni a Damasco e Aleppo, organizzate dal regime di Bashar al-Assad, in vista dell'arrivo nella capitale siriana del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. La tv di Stato siriana sta mostrando con un collegamento diretto in particolare la manifestazione in corso nella zona di Mothalik Aljanobi, nella capitale, dove decine di migliaia di persone stanno sventolando bandiere russe e siriane per ringraziare Mosca di aver posto il veto alla nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che avrebbe condannato il regime siriano per la violenta repressione.
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