lunedì 20 giugno 2011
«Ho chiesto al ministero della Giustizia di verificare la possibilità di concedere un'altra amnistia generale», dice il rais in tv. I francesi: ha superato il punto di non ritorno.
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Il «complotto ci rende più forti», ha detto il presidente siriano Bashar al Assad, aprendo il suo discorso pubblico, trasmesso in diretta tv, da un teatro di Damasco. «Saluto i militari che hanno perso la vita, le famiglie dei martiri e i martiri che hanno versato il loro sangue per opporsi alla fitna (sedizione confessionale, ndr», ha detto Assad. «Chi c'è dietro il complotto?», si é chiesto il presidente siriano. «Non è certo la prima volta che la Siria è oggetto di un complotto, sin dal periodo preindipendenza» (1946, ndr). La Siria è vittima del complotto per la sua politica regionale... i complotti sono come i microbi, si diffondono nel corpo dove il corpo è più debole...», ha aggiunto il rais, che ha però assicurato che in questo terzo discorso non intende soffermarsi sul «complotto», ma preferisce concentrarsi sulle «questioni interne».Il presidente siriano ha annunciato che intende concedere un'altra amnistia generale. «Ho chiesto al ministero della Giustizia di verificare la possibilità di concedere un'altra amnistia generale senza che la sicurezza dello Stato venga compromessa», ha detto il rais parlando in diretta tv dall'aula magna dell'Università di Damasco.Le frasi del presidente siriano non hanno però entusiasmato i francesi. "Il presidente siriano Bashar al-Assad ha raggiunto "un punto di non ritorno - ha detto il ministro degli esteri Alain Juppè, in un incontrostampa a Lussemburgo. Juppè ha detto di dubitare che Assad sia in grado di correggere il tiro dopo la repressione "inaudita" imposta al suo popolo.
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