sabato 10 marzo 2012
​Sale ad almeno 44 morti il bilancio di un'ennesima giornata di violenze in tutta la Siria. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera. Gran parte delle violenze si concentra a Idlib, dove, secondo testimoni, le forze inviate dal regime marciano verso il centro città. L'inviato dell'Onu Kofi Annan esprime "grave preoccupazione".
Un'alternativa al baratro di Vittorio E. Parsi
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Sale ad almeno 44 morti il bilancio di un'ennesima giornata di violenze in tutta la Siria. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che cita attivisti dei Comitati di coordinamento locale. Gran parte delle violenze si concentra a Idlib, città settentrionale dove, secondo testimoni, le forze inviate dal regime di Bashar al-Assad marciano verso il centro città per un'operazione di terra.

Sedici delle vittime di oggi sono militari disertori uccisi in un agguato delle forze fedeli al regime di Bashar al-Assad a Jisr al-Shoghour, in provincia di Idlib. Altri cinque soldati disertori sono stati catturati e fucilati a Jesem, nella provincia meridionale di Daraa. Quattro lealisti, infine, sono rimasti uccisi e altri cinque sono stati catturati durante uno scontro a fuoco a Idlib. L'Ong d'opposizione Osservatorio siriano dei diritti umani ha documentato che i morti fra i civili sono almeno 14. "I mezzi trasporto truppe sono entrati nella città di Idlib mentre continuano i bombardamenti e i combattimenti fra ribelli e esercito", dice l'Osservatorio, che parla anche di 50 feriti e 150 arresti.Dall'alba Idlib, nel nord-ovest della Siria, viene bombardata da quattro direzioni, dicono gli attivisti, in modo"estremamente violento", i bombardamenti più violenti da quando alcuni giorni fa a Idlib sono arrivati rinforzi militari. I ribelli dicono d'aver colpito un elicotteri e 6 tank.Kofi Annan, inviato di Onu e Lega Araba per la crisi siriana, ha reso noto di aver espresso "grave preoccupazione" al presidente Bashar el Assad nel corso del suo incontro a Damasco. L'ex segretario generale delle Nazioni Unite - definito dall'opposizione siriana "un marziano" per aver chiesto loro ieri di avviare un dialogo con Assad, che secondo le ultime stime ha causato almeno 8.500 morti nella sanguinosa repressione della rivolta - ha anche fatto sapere di aver avanzato "diverse proposte" per porre fine alle violenze. È quanto si legge in un comunicato dell'Onu che non chiarisce di quali proposte si tratti. In precedenza Assad aveva chiarito che non c'è alcuno spazio per "un dialogo politico", se, "continuano a esserci gruppi armati terroristici che operano per alimentare il caos e l'instabilità".
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