martedì 24 maggio 2022
La malattia preoccupa, ma la trasmissione sarebbe bassa. Rischi per gli immunodepressi L’Oms: «Contagi principalmente, ma non esclusivamente, fra uomini che hanno avuto rapporti con altri uomini»
© RIPRODUZIONE RISERVATA Le lesioni cutanee provocate dal virus del vaiolo delle scimmie

© RIPRODUZIONE RISERVATA Le lesioni cutanee provocate dal virus del vaiolo delle scimmie - Ansa

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I focolai di vaiolo delle scimmie nel continente europeo hanno fatto scattare l’allarme in Occidente, dove è in rapida crescita. Anche se in Africa centrale e occidentale il virus ogni anno provoca migliaia di contagi e decine di morti ed è in aumento da oltre due decenni. A livello globale, sarebbero 190 i casi in 16 Paesi di Europa, Usa, Canada e Australia. In Italia sono quattro i contagi accertati, con l’ultimo registrato ad Arezzo: un giovane di 32 anni, rientrato il 15 maggio da una vacanza alle Canarie. Una ventina i rilevamenti in Spagna. Negli Stati Uniti, due i positivi e 50 i sospetti.

È il motivo per cui il presidente degli Usa Joe Biden ha assicurato che il Paese è preparato per far fronte ai rischi suscitati dal virus MPXV (monkeypox). «Stiamo lavorando per vedere quello che possiamo fare e che vaccino si può usare», ha rilevato in una tappa del suo tour in Asia. Ma ha escluso che gli Usa adotteranno quarantene, sull’esempio del Belgio, che ha imposto 21 giorni di auto-isolamento alle persone che presentano sintomi della malattia. Una raccomandazione dettata anche nel Regno Unito dall’Agenzia di sicurezza sanitaria, dove sono 57 i casi rilevati. «L’identificazione di casi non vincolati a viaggi ad aree endemiche è un fatto molto inusuale», segnalava la nota della Oms. Le azioni immediate per ora sono una guida per proteggere dal contagio gli operatori sanitari di prima linea e altre categorie, come gli addetti alle pulizie.

Sono considerati a rischio coloro che hanno avuto contatto fisico con persone contagiate o con sintomi. I casi sono stati identificati «principalmente, ma non esclusivamente, fra uomini che hanno avuto rapporti sessuali con uomini», scrive l’Oms. Che prevede una situazione «in evoluzione» e una crescita dei casi di virus MPXV, poiché «saranno identificati man mano che la sorveglianza si espande nei Paesi non endemici». Tuttavia, sembra poco probabile che si possa ricorrere a una profilassi preventiva con vaccino antivaiolo. Sebbene la malattia appartenga alla stessa famiglia di virus del vaiolo, i sintomi sono più lievi e la guarigione avviene di solito entro due o quattro settimane, senza necessità di ricovero in ospedale.


La diffusione sinora contenuta della malattia

190
i casi confermati di vaiolo delle scimmie identificati in 16 Paesi d’Europa, Usa, Canada e Australia

67
i casi registrati in Europa. Sarebbero invece 57 quelli rilevati in Gran Bretagna

2
i cluster in Spagna: una sauna a Madrid e persone collegate al Gay Pride in Gran Canaria

Può tuttavia «causare malattie gravi in alcuni gruppi di popolazione, come bambini piccoli, donne in gravidanza e persone immunodepresse », precisava ieri l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Che ha rilevato come la probabilità di diffusione sia «molto bassa ». Anche se c’è preoccupazione per il fatto che per la prima volta le catene di trasmissione sono segnalate in Europa senza collegamenti con l’Africa occidentale e centrale, per cui si parla di «trasmissione comunitaria». Dal Portogallo è intanto arrivata la prima sequenza del genoma del virus. Per l’équipe di ricerca del Department of Infectious Diseases National Institute of Health, a Lisbona, Monkeypox sarebbe «più strettamente correlato» ai ceppi rilevati nel 2018 e nel 2019 nel Regno Unito, a Singapore e in Israele.

La sequenza di Dna mostra che è del tipo mite dell’Africa occidentale. Ma non è ancora chiaro se questo virus abbia subito cambiamenti che lo rendono più trasmissibile. In Spagna si registrano contagi in 10 delle 17 autonomie. I 52 individui positivi finora tracciati sono quasi tutti non collegati epidemiologicamente. I cluster sarebbero una sauna a Madrid – poi chiusa – e possibili legami fra alcuni pazienti che hanno partecipato al gay Pride dal 5 al 15 maggio in Gran Canarie.

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