mercoledì 31 agosto 2016
Il Senato ha votato per la destituzione della presidente, con l'accusa di aver manipolato il bilancio dello Stato per garantirsi la rielezione.
Si è chiusa una fase per Brasile e continente di Marco Olivetti
Brasile, il Senato destituisce Dilma Rousseff
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Il Senato brasiliano ha votato per la destituzione della presidente Dilma Rousseff, con l'accusa di aver manipolato il bilancio dello Stato per garantirsi la rielezione. Con 61 voti a favore dell’impeachment, e venti contrari, Rousseff è stata definitivamente destituita. Michel Temer assume quindi l’incarico di presidente del Brasile fino al 2018, quando sono previste le nuove elezioni. Dopo 13 anni il Partito dei lavoratori (Pt) non è più al governo del paese. Rousseff, eletta al secondo mandato nel 2014 con 54 milioni di voti, ricorrerà in appello alla corte suprema federale. Ora il Senato deve votare sull'ineleggibilità per otto anni di Dilma RousseffPrecedentemente il presidente della Corte suprema brasiliana, Ricardo Lewandovski, aveva accolto la richiesta dei difensori della presidente Dilma Rousseff di separare il voto sulla destituzione da quello sull'interdizione dai pubblici uffici per otto anni. Il quorum per il voto è sempre dei due terzi dei senatori, 54 su 81.
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