venerdì 3 aprile 2015
I dati della seconda scatola nera confermano che si è trattato di un atto deliberato. «Durante la discesa, il pilota ha aumentato diverse volte la velocità del velivolo».
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I dati della seconda scatola nera del volo precipitato il 24 marzo sulle Alpi francesi confermano che si è trattato di un atto deliberato da parte del co-pilota, Andreas Lubitz. Lo hanno rivelato gli investigatori francesi al lavoro sul caso dell'Airbus A320 della Germanwings, schiantatosi con 150 persone a bordo. "Una prima lettura mostra che il pilota nella cabina di pilotaggio ha usato il pilota automatico per far scendere l'aereo fino a un'altitudine d 100 piedi (30 metri). Diverse volte durante la discesa, il pilota ha cambiato la regolazione del pilota automatico per aumentare la velocità del velivolo", si legge in una dichiarazione della Bea francese.
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