sabato 22 giugno 2013
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Già l’altra notte Salvador de Bahia, terza città brasiliana, è stata al centro di scontri e contestazioni. Facile pensare che stasera Brasile-Italia, in programma allo stadio Fonte Nova, possa rappresentare per i manifestanti un ottimo «palcoscenico» per rafforzare la visibilità della loro protesta. Tutta la città sarà quindi monitorata con particolare attenzione dalla polizia, e in particolare il quartiere attorno allo stadio. A quanto è trapelato, alla nazionale italiana sarà garantita una scorta supplementare, anche se la Federcalcio non è per ora preoccupata di eventuali coinvolgimenti nei probabili incidenti.

Lo stesso numero uno della delegazione azzurra, Demetrio Albertini, ha sottolineato: «Siamo dispiaciuti per quello che sta accadendo qui in Brasile, ma la nostra sicurezza è garantita con grande professionalità». «Non abbiamo mai nemmeno preso in esame l’ipotesi di ritirarci dalla Confederations Cup», ha poi aggiunto Albertini, che ha smentito fermamente le indiscrezioni circolate su alcuni media brasiliani relative a un possibile ritiro da parte della nazionale italiana dalla competizione.«È una voce infondata – ha detto Albertini – perché non abbiamo nessuna percezione di rischio. Le squadre sono ben protette e negli stadi non si sono verificati incidenti: per quanto ci riguarda non ci sono problemi anche se siamo colpiti dalla vastità della protesta e da quanta gente vi partecipa». L’altra notte a Salvador la folla si è concentrata intorno allo stadio Campo Grande prima della partita Uruguay-Nigeria. Molotov sono state lanciate anche contro il municipio, mentre drappelli di contestatori hanno bersagliato con pietre e bottiglie gli agenti schierati a protezione dell’impianto sportivo: la polizia ha risposto con un fitto lancio di lacrimogeni e ripetute cariche.

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