martedì 23 agosto 2011
I rivoltosi conquistano la fortezza del Colonnello dopo un'aspra battaglia. Ma lui non si trova. Poco prima al telefono aveva detto: «Sono a Tripoli e combatterò fino alla fine». Obama e Sarkozy: sostegno militare fino alla sua resa. Presto a Parigi una conferenza internazionale per aiutare la Libia.
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La fortezza di Gheddafi è caduta. Dopo una dura battaglia gli insorti hanno vinto la resistenza delle truppe lealiste: sono entrati nel quartier generale del Colonnello e hanno festeggiato con raffiche sparate in aria. Il complesso è nelle loro mani. Al Jazira ha mostrato le immagini in diretta dei ribelli che festeggiano di fronte alla vecchia residenza di Gheddafi, dentro Bab al Aziziya, semidistrutta nel 1986 da un raid Usa. Alcuni strappano foto di Gheddafi e prendono a calci la testa di una sua statua. Un giovane si arrampica trionfante sull'enorme pugno di bronzo che stritola un aereo Usa, il monumento tante volte esibito da Gheddafi. È l'immagine simbolo della fine del regime.Poco prima Gheddafi, parlando al telefono con un funzionario russo, aveva confermato di trovarsi a Tripoli: «Combatterò fino alla fine». Ma nella fortezza non si è ancora trovata traccia del Colonnello. Potrebbe trovarsi asserragliato da qualche parte nel compound, più probabile che sia fuggito. Giallo anche sulla sorte del figlio Saif, che ieri aveva incontrato i giornalisti proprio all'interno della cittadella caduta, ostentando sicurezza e fiducia nella vittoria. Dove sia effettivamente Gheddafi è un mistero. Il corrispondente della Bbc, Rupert Wingfield, riferisce voci contrastanti, la più consistente delle quali individua il nascondiglio del rais nei sotterranei dell'hotel Rixos, dove alloggiano i giornalisti stranieri, in un'area strettamente sorvegliata dai lealisti: proprio attorno all'hotel Rixos si sono scatenati pesanti combattimenti.Secondo il Pentagono, che sta monitorando anche i siti delle armi chimiche "per evitare che cadano in mani sbagliate", Gheddafi non ha ancora lasciato la Libia.  In una conferenza stampa della Nato a Napoli, il colonnello Lavoie ha detto: "Non abbiamo idea di dove sia Gheddafi, ma non siamo sicuri che sia così importante", aggiungendo che le sue forze "si stanno sgretolando" e sottolineando che il Colonnello "non è un bersaglio per la Nato".Altri scontri, riferisce al Jazira, si sono verificati a Mansoura. Le forze ribelli hanno preso anche Ras Lanuf, l'importante porto petrolifero nel Golfo della Sirte e ora, secondo il corrispondente di Al Jazira, sono arrivate ai margini di Bin Jawad, proseguendo l'avanzata verso Ovest. OBAMA E SARKOZY: CONFERENZA INTERNAZIONALEIl presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier britannico David Cameron vogliono "organizzare  la settimana prossima un summit allargato del Gruppo di Contatto sulla Libia". Lo ha reso noto un comunicato dell'Eliseo al termine di un telefonata tra i due leader. Un'intenzione condivisa anche da Obama, che concorda sul "contributo utile" che darà "l'organizzazione, prossimamente, di una conferenza internazionale di sostegno alla Libia a Parigi". I due presidenti, dice una nota dell'Eliseo, "si sono felicitati dei progressi decisivi compiuti negli ultimi giorni dalle forze del Cnt, e hanno stimato che la fine del regime di Gheddafi è ormai vicina e ineluttabile".Inoltre, "hanno convenuto di proseguire il loro sforzo militare in appoggio alle autorità libiche legittime fino a quando Gheddafi e il suo clan avranno deposto le armi".
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