venerdì 23 aprile 2021
Dal carcere l'oppositore ringrazia i suoi sostenitori. Almeno 1.921 i fermati durante le proteste di mercoledì
L'oppositore russo Aleksei Navalny, attualmente in carcere

L'oppositore russo Aleksei Navalny, attualmente in carcere - Ansa

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L'oppositore russo in carcere, Aleksei Navalny, ha annunciato su Instagram di avere interrotto lo sciopero della fame che aveva annunciato il 31 marzo per chiedere cure adeguate per i forti dolori di cui soffre alla schiena e alle gambe. Navalny sta riprendendo ad alimentarsi dopo essere stato visitato da medici non del servizio penitenziario.

"Mi hanno già visitato due volte dei medici civili", si legge nel post. "Mi hanno fatto le analisi e hanno consegnato i risultati", aggiunge Navalny ricordando che ieri i suoi dottori di fiducia hanno lanciato un appello perché interrompesse la protesta visto che le sue richieste erano state in gran parte soddisfatte e le sue condizioni di salute sono ormai troppo gravi. "Vi riporto apertamente le loro parole su quanto mostrano le analisi", continua il post, "tra poco tempo non avremo più nessuno da curare".

Ringraziando tutti coloro che gli hanno mostrato solidarietà in diverso modo, tra cui attivisti e cittadini che si sono uniti allo sciopero della fame, l'oppositore annuncia che continuerà a chiedere di essere visitato da dottori indipendenti perché sta "perdendo ulteriormente sensibilità a mani e piedi". "Visti, però, i progressi e le circostanze, ho cominciato a uscire dallo sciopero della fame", conclude Navalny, "di regola ci vogliono 24 giorni e dicono che è anche più duro, per questo fatemi gli auguri di buona fortuna".

Stando al sito dell'ong Ovd-Info, sono almeno 1.921 i fermati durante le proteste di mercoledì a sostegno dell'oppositore. Secondo l'organizzazione, 827 fermi sono avvenuti a San Pietroburgo, 170 a Ufa, 73 a Kazan, 58 a Barnaul, 57 a Voronezh e 53 a Sochi. I fermati a Mosca sono 31. In totale, si registrano fermi in 101 città.

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