martedì 21 giugno 2011
La tragedia in Carelia (nel Nord-Ovest del paese): un Tupolev 134 in emergenza si è diretto verso la strada. Ancora ignote le cause dell'incidente.
COMMENTA E CONDIVIDI
Almeno quarantaquattro persone sono morte ed otto sono rimaste ferite nell'atterraggio d'emergenza di un aereo russo, ieri sera, su un'autostrada vicino all'aeroporto di Petrozavodsk, in Carelia, nel nord-ovest della Russia. "Nell'impatto - ha spiegato il locale ministero per le Situazioni d'emergenza - la fusoliera dell'aereo, un TU-134 appartenente alla compagnia RussAir, si è spezzata ed il velivolo ha preso fuoco. I cadaveri sono stati ritrovati sull'asfalto, afferma un fonte aeronautica citata dall'agenzia Interfax, precisando che l'aereo ha mancato per poco di colpire edifici residenziali nel suo atterraggio d'emergenza"."Secondo le ultime informazioni, 52 persone erano a bordo del velivolo: 44 sono morte e otto sono rimaste ferite", affermano dal ministero per le Situazioni d'emergenza. Tra le vittime ci sarebbe un cittadino svedese, secondo i media russi. Le due scatole nere dell'aereo sono state ritrovate, afferma l'agenzia Interfax.Otto cittadini stranieri e un arbitro internazionale di calcio di nazionalità russa sono tra le 44 vittime della sciagura aerea. Lo scrivono i media russi secondo i quali uno svedese, un olandese e due ucraini figurano nella lista dei deceduti, insieme con una famiglia di quattro persone con la doppia nazionalità russa e americana e l'arbitro di calcio Vladimir Pettai, 38 anni. Pettai era divenuto lo scorso anno arbitro internazionale dopo essere stato direttore di gara nella prima divisione russa.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: