mercoledì 7 dicembre 2022
Dopo le proteste e le critiche, le autorità californiane hanno fatto marcia indietro sull'uso da parte della polizia di automi autorizzati a usare la forza letale in caso di necessità
Dietrofont di San Francisco sui robot-killer della polizia
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Alla fine la ragione ha prevalso e la California ha evitato una versione reale della finzione cinematografica di RoboCop, la tristemente anticipatrice pellicola degli anni Ottanta diretta da Paul Verhoeven. Le autorità di San Francisco hanno fatto marcia indietro sull'uso da parte della polizia di robot autorizzati a usare la forza letale in caso di necessità, dopo che la notizia ha creato critiche e polemiche a livello nazionale.
Il consiglio di vigilanza della città californiana ha votato per proibire esplicitamente le forze dell'ordine dal dare «licenza di uccidere» ai 17 robot in suo possesso. La misura è comunque stata rinviata alla commissione per un'ulteriore verifica, lasciando spazio a un possibile ripensamento. La settimana scorsa la maggioranza del consiglio di 11 persone aveva dato il via libera all'uso di robot armati autorizzati a uccidere “quando il rischio di perdita di vite umane e’ imminente e supera qualsiasi altra opzione di forza disponibile”. Ma la decisione aveva scatenato la reazione dei gruppi per i diritti civili, suscitando polemiche in tutto il Paese sulla militarizzazione della polizia.
Le nuove direttive consentono alle forze dell'ordine di San Francisco di utilizzare i robot per avere un quadro della situazione, avanzando in situazioni pericolose mentre gli agenti restano al sicuro. Resta il fatto che l’esempio, purtroppo, sarà presto seguito da altre amministrazioni forze più propense alla liberalizzazione delle armi e dell’uso delle stesse in nome del secondo emendamento della Costituzione americana.

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