giovedì 15 novembre 2018
Il presidente israeliano è stato ricevuto da Francesco. Il colloquio, di 35 minuti, si è svolto in un clima amichevole e non convenzionale.
Francesco con il presidente israeliano Reuven Rivlin (Ansa)

Francesco con il presidente israeliano Reuven Rivlin (Ansa)

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«Il grano può crescere nel deserto, come nel deserto dell’inimicizia può crescere l’amicizia per avere la pace». Con queste parole papa Francesco si è rivolto ieri al presidente israeliano Reuven Rivlin, al termine di un colloquio privato – 35 minuti – nella Biblioteca alla Seconda Loggia del Palazzo Apostolico. «È vero che può crescere il grano nel deserto, noi ci abbiamo portato l’acqua e lo abbiamo visto fiorire», ha risposto il presidente.

I rapporti tra la Santa Sede e lo Stato di Israele

È stato un incontro amichevole, in un clima non convenzionale. Il presidente Rivlin ha preso tra le sue mani le mani di Francesco, che ha restituito un sorriso franco e aperto. Il colloquio si è svolto nell’approssimarsi del venticinquesimo anniversario dell’allacciamento delle relazioni diplomatiche. Sono stati evocati i positivi rapporti tra la Santa Sede e lo Stato d’Israele e, per quanto riguarda le Autorità statali e le comunità cattoliche locali, si è auspicato il raggiungimento di intese adeguate in merito ad alcune questioni di comune interesse. Si è quindi richiamata l’importanza di costruire maggiore fiducia reciproca in vista della ripresa dei negoziati tra israeliani e palestinesi per raggiungere un accordo rispettoso delle legittime aspirazioni dei due Popoli, e si è parlato della questione di Gerusalemme, nella sua dimensione religiosa e umana per ebrei, cristiani e musulmani, nonché dell’importanza di salvaguardare la sua identità e la sua vocazione di Città della Pace. Centrale il tema della lotta all'antisemitismo.

Lo scambio dei doni

All’incontro è seguito lo scambio dei doni: il Messaggio della pace e un medaglione che raffigura una spiga di grano che nasce nel deserto da parte del Papa, un bassorilievo di Gerusalemme divisa nelle sue quattro zone da parte del presidente, che ha accompagnato il gesto con la frase «potrebbero ricomporsi in modo nuovo». Francesco si è poi trattenuto con la signora Nechama, moglie del presidente.


Gli incontri del presidente

Il presidente Rivlin ha successivamente incontrato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. In agenda anche colloqui di lavoro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) Noemi Di Segni.


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