sabato 9 marzo 2019
La 19enne, che si trova in un campo profughi in Siria, aveva chiesto di tornare in Gran Bretagna per poter crescere il terzo figlio, dopo avere perso piccolissimi i primi due
La partenza di Shamima Begum da Londra nel 2015 (Ansa)

La partenza di Shamima Begum da Londra nel 2015 (Ansa)

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È stata confermata la morte del figlio di Shamima Begum, l'adolescente che nel 2015 lasciò la Gran Bretagna per unirsi al Daesh in Siria. Il neonato, Jarrah, è morto il 7 marzo a causa di "problemi respiratori", ha riferito l'emittente ITV, citando le forze democratiche siriane. Anche l'avvocato della famiglia, Tasnime Akunjee, ha twittato che "la sua morte è stata confermata". In precedenza il legale aveva detto che il piccolo, nato a metà febbraio nel campo profughi di Al-Hoi, "era un cittadino britannico". La 19enne aveva chiesto di tornare a Londra per crescere il piccolo dopo che gli altri due figli erano morti per malnutrizione.

Shamina Begum privata della cittadinanza britannica

(20/2/2019)

“Ho soltanto una cittadinanza e se mi togliete quella non ho più niente e non penso che abbiano il diritto di fare quello che hanno fatto”. Con queste parole Shamima Begum, la ragazza scappata dal Regno Unito appena sedicenne per unirsi al Daesh, ha reagito alla decisione del ministro degli interni Sajid Javid di privarla della cittadinanza britannica. Shamima, che si trova in un campo di rifugiati siriano e ha già perso due bambini per malnutrizione e mancanza di condizioni sanitarie adeguate, aveva chiesto di poter rientrare nel Regno Unito per dare alla luce il terzo figlio in condizioni migliori. La richiesta, tuttavia, è stata negata perché Shamima è considerata una minaccia per il paese. La ragazza ha, così, partorito nel campo siriano lo scorso fine settimana.

Il ministro Javid ha spiegato che il potere di privare una persona della cittadinanza viene usato soltanto in “circostanze eccezionali”. Per esempio “quando qualcuno rifiuta I valori fondamentali del nostro paese e appoggia il terrorismo”. “Dobbiamo mettere al primo posto la sicurezza del Regno Unito”, ha detto ancora Javid. Il ministro ombra dell’interno laburista, Diane Abbott, l’ha accusato di violare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani secondo la quale “nessuno dovrebbe essere privato in modo arbitrario della propria nazionalità”. Sempre Javid ha spiegato che il figlio appena nato di Shamima avrà la cittadinanza britannica. “I bambini non dovrebbero soffrire”, ha dichiarato il ministro ai Comuni, “Così anche se un genitore perde la sua nazionalità questo non ha conseguenze sui diritti del figlio”.

Secondo la legislazione britannica si può essere privati della nazionalità soltanto se si ha diritto di fare domanda di cittadinanza in un altro paese. Le autorità del Regno Unito hanno dichiarato che Shamima può diventare cittadina del Bangladesh, paese di origine dei genitori. ll Bangladesh ha, però, dichiarato che Shamima non ha diritto alla nazionalità bengalese.

"Non è una cittadina bengalese, è una cittadina britannica per nascita e non ha mai fatto richiesta per la doppia nazionalità al Bangladesh", ha sottolineato il ministero degli Esteri di Dacca.

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