giovedì 15 novembre 2012
​I palestinesi spaventano la città costiera: l'ordigno, di fabbricazione iraniana, cade in mare. Nessun lancio era mai arrivato così a nord. Bombardata anche la zona meridionale di Israele: tre persone uccise. Il bilancio delle vittime della Striscia intanto sale a 15. L'operazione militare israeliana potrebbe proseguire per giorni e sfociare in un'offensiva di terra.
«Nuvole» inquietanti nei cieli del Medio Oriente di Giorgio Ferrari
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Hamas ha lanciato oggi decine di razzi nella zona meridionale di Israele, uccidendo tre persone, mentre il bilancio delle vittime palestinesi sale a 15 in una resa dei conti militare sempre più vicina ad una guerra e all'invasione dell'enclave.Paura anche a Tel Aviv: nel pomeriggio si è udita un'esplosione mentre suonavano le sirene d'allarme. Si è trattato di un razzo caduto in mare davanti a Giaffa, località araba "gemella" situata a sud ovest della città. Da Gaza la Jihad islamica ha rivendicato il lancio dell'ordigno: mai nessun razzo sparato dalla Striscia era arrivato così a nord. Si tratta di un Fajr-5, un razzo d'artiglieria mobile progettato e fabbricato interamente in Iran, la cui portata è di circa 75 chilometri.Nel frattempo l'offensiva di Israele prosegue: gli scontri potrebbero durare molti giorni e culminare con un attacco di terra. Gli aerei israeliani hanno bombardato obiettivi all'interno e intorno a Gaza. La polizia israeliana ha detto che tre persone sono morte quando un missile palestinese ha colpito un edificio di quattro piani nella città di Kiryat Malachi, circa 25 chilometri a nord di Gaza.Ieri Israele ha ucciso il capo del braccio armato di Hamas e bombardato l'enclave via terra, mare e aria uccidendo diverse persone, tra cui cinque militanti, tre bambini e una donna incinta e provocando oltre 100 feriti. Nella notte il Consiglio di sicurezza Onu si è riunito per un incontro di emergenza sull'attacco israeliano in cui è stata chiesta la fine delle violenze ma non è stata presa alcuna decisione. Hamas ha detto che l'uccisione del comandante Ahmed Al-Jaabari spalancherà per Israele le "porte dell'inferno" e ha chiesto all'Egitto - che ha condannato gli attacchi israeliani - di porre fine all'attacco "barbarico".
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