martedì 1 luglio 2014
Ai funerali dei tre ragazzi uccisi il premier Netanyahu smentisce un'escalation: «Loro inneggiano alla crudeltà, noi alla pietà. Questa è la base della nostra forza».
Il Papa unito al dolore delle famiglie israeliane
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"Un baratro morale ci separa dai nostri nemici" ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu ai funerali dei tre ragazzi uccisi in Cisgiordania. "Loro celebrano la morte, noi la vita. Loro inneggiano alla crudeltà, noi alla pietà ". "Questa è la base della nostra forza", ha affermato il premier.È stata una giornata di dolore e di rabbia in Israele per l'uccisione dei tre giovani coloni israeliani rapiti il 12 giugno in Cisgiordania. All'indomani del ritrovamento dei loro cadaveri in un campo di Hebron, il governo Netnayhau si è diviso sulla risposta militare da dare a Hamas, considerato il responsabile del tragico sequestro, e per ora si è "limitato" ai raid aerei notturni sulla Striscia di Gaza.Nel pomeriggio di martedì i tre giovani studenti della scuola rabbinica sono stati sepolti l'uno accanto all'altro nel cimitero di Modiin, colonia ultraortodossa in Cisgiordania, a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv. A rendere omaggio a Gil-Ad Shaer, 16 anni, Eyal Yifrah, 19, e Naftali Fraenkel, 16, c'era anche Netanyahu. Un evento assolutamente anomalo perché di norma i capi di governo israeliani non partecipano, per ragioni di sicurezza, ad eventi molto affollati. Oltre a lui, deputati, ministeri, gli alti comandi militari: tutto Israele è stretto attorno ai famigliari dei tre ragazzi.E intanto, mentre i razzi palestinesi continuano a piovere sul sud di Israele, il governo prepara la risposta. Nella notte tra lunedì e martedì i raid aerei hanno colpito 34 obiettivi a Gaza: almeno 4 i palestinesi feriti. In un'operazione in un campo profughi a Jenin, nel nord della Cisgiordania, è rimasto ucciso un 18enne palestinese. Nel governo, però, è emersa una spaccatura con i falchi ultranazionalisti che hanno criticato l'esercito e chiesto azioni più dure. Il falco, il ministro delle Finanze e leader del partito filo-coloni, Habayit Hayeudi, Naftala Bennett, ha giudicato troppo blande le opzioni messe in atto dal comando militare. Ma le parole pronunciate dal premier ai funerali sembrano smentire chi chiede un'escalation. Sono invece già state rase al suolo le case dei due presunti assassini. In piena notte, mentre già risuonavano i raid dell'aviazione, l'esercito è entrato a Hebron e ha demolito le abitazione dei due principali sospettati, entrambi noti attivisti di Hamas. È stata la prima demolizione punitiva attuata da Israele dal 2005.Intanto il ministro della Difesa, Moshe Yaalon, ha proposto di intitolare un nuovo insediamento ebraico in Cisgiordania alla memoria dei tre adolescenti e l'idea piacerebbe a Netanyahu.
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