giovedì 1 ottobre 2015
​Nella notte vertice tra Kerry e Lavrov: colloqui tra i comandi militari. Gli Usa: stop all'aggressione
LA SCHEDA La terza guerra "mondiale" 
Grande coalizione, grande confusione (Giorgio Ferrari)
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I raid aerei russi contro lo Stato islamico (Is) potrebbero estendersi anche all'Iraq, mentre nella seconda giornata di bombardamenti aerei russi in Siria, Mosca ha lasciato intendere che nel mirino non ci sono solo le postazioni dello Stato islamico, ma anche di altri gruppi del fronte anti-Assad. Il presidente della commissione Difesa del Senato Isa, il repubblicano John McCain, ha già denunciato che i bombardamenti russi in Siria hanno colpito i ribelli addestrati dalla Cia. Forte del sostegno della Russia, il presidente siriano Assad sta preparando una vasta offensiva di terra contro i ribelli nel nord del Paese, a cui parteciperanno centinaia di soldati iraniani, miliziani libanesi sciiti Hezbollah e iracheni. Secondo fonti libanesi, centinaia di soldati iraniani sono già arrivati in Siria da 10 giorni per partecipare all'operazione.Fonti del ministero degli Esteri russo hanno fatto sapere che Mosca è disposta a valutare anche un'eventuale richiesta dell'Iraq per raid aerei contro le postazioni dell'Is in quel Paese. E in una intervista a France 24, il premier iracheno haider al-Abadi, dopo aver espresso la sua "delusione" per il sostegno finora offerto dalla coalizione internazionale a guida Usa in più di un anno di bombardamenti, ha detto che eventuali raid aerei russi contro i jihadisti sarebbero "benvenuti", pur precisando di non averne ancora discusso con Putin. D'altra parte, Mosca ha precisato che non farà mai parte della coalizione guidata da Washington. Nel pomeriggio ci sarà un colloquio in videoconferenza a livello militare tra russi e americani per coordinare le due azioni a questo punto parallele, mentre Putin ha liquidato come meri "attacchi mediatici" le notizie diffuse da alcuni media secondo cui i raid aerei di Mosca in Siria avrebbero causato vittime civili. Il presidente russo intanto ha un nuovo alleato negli Usa, il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump, che ha accolto con favore i raid in Siria, "se vogliono colpire l'Is".Mosca ha fatto sapere di aver effettuato otto bombardamenti nella notte, colpendo quattro obiettivi e le aree degli attacchi non sono quelle in mano ai jihadisti del califfato. Il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, ha spiegato che nel mirino ci sono "ben note organizzazioni", anche se non ne ha fatto i nomi. Gli obiettivi - ha aggiunto - vengono scelti in coordinamento con le forze armate siriane". Secondo una tv libanese vicina a Damasco, la al-Mayadeen, tra gli obiettivi c'è l'Esercito della Conquista, una coalizione sunnita islamista ostile all'Is, ma che combatte soprattutto Assad.
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