venerdì 29 aprile 2016
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«Aleppo è una nuova Sarajevo, l’ho detto più volte e lo ripeto anche dopo l’ultimo tragico, assurdo episodio di guerra. I bombardamenti malgrado la tregua continuano e colpiscono senza pietà operatori umanitari, ospedali, civili e soprattutto bambini»: lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. «Al netto delle 20 città sotto assedio e degli otto milioni di bambini intrappolati in condizioni umanitarie precarie, il popolo siriano, costretto alla fuga da 5 anni, trova davanti a sé una Europa che chiude le sue rotte e che alza muri, lasciando morire in mare centinaia di persone e dimenticandole – prosegue –. È accettabile tutto questo? È normale dover veder fallire qualsiasi tipo di sforzo di soluzione di un conflitto senza considerare che solo la pace fermerà l’esodo disperato di questa parte di mondo? E non dimentichiamo che i movimenti umani riguardano anche la Giordania, l’Iraq, la Turchia e il Libano, dove a migliaia in questo momento affollano bloccati le zone di confine senza riuscire ad entrare per sfuggire ai bombardamenti, al Daesh, a tutto, senza aiuti, in condizioni a dir poco precarie, con mamme e bambini esausti e affamati. È una lesione globale dei diritti umani». «Continuiamo a confidare nelle grandi capacità di Staffan de Mistura, certi che riuscirà a trovare una soluzione ma se l’Europa alza i muri e vincono sempre interessi ed egoismi nazionali, è difficile immaginare che in Siria “scoppi” la pace. Mentre non si contano più le migliaia di bambini innocenti uccisi».
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