sabato 14 maggio 2016
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NEWYORK L’Amministrazione Obama si è inserita risolutamente nel dibattito pubblico sul “transgender”. Ieri, una lettera firmata congiuntamente dal dipartimento all’Istruzione e da quello della Giustizia ha messo in guardia tutte le scuole pubbliche americane contro «ogni tipo di discriminazione, compresa quella contro gli studenti transgender in base al loro sesso». Come ha ammonito l’attorney general Loretta Lynch, «gli istituti pubblici devono trattare gli studenti nel modo in cui desiderano per quanto riguarda la loro identità di genere, anche se ciò possa causare disagio ad altri ». Più specificamente, le scuole dovranno usare nomi e pronomi del genere preferito e, di conseguenza, lasciare che gli studenti transgender usino bagni e spogliatoi in linea con la loro identità. Le famiglie potranno comunicare la nuova identità agli istituti, ma non sarà richiesta alcuna diagnosi medica, né un certificato di nascita rivisto: una misura intesa a rispettare il più possibile la privacy. La direttiva non ha valore di legge, ma sottolinea che violazioni al riguardo ricadranno nell’ambito del Titolo IX, la legge federale contro la discriminazione sessuale in campo educativo, e che, pertanto, le scuole che non seguiranno tale linea di condotta potranno essere private di fondi pubblici. Il monito dell’Amministrazione democratica si inserisce in un acceso dibattito politico e legale scaturito dalla controversa normativa del North Carolina che impone alle persone transgender di utilizzare i bagni del proprio sesso biologico. Normativa che il dipartimento alla Giustizia Usa sta alacremente combattendo. La nuova mossa di Obama porta di fatto la questione transgender al livello di altri diritti civili determinando che, come nei casi della discriminazione razziale, «il desiderio di appianare il disagio di altri non può giustificare una politica che isola e svantaggia una particolare classe di persone». E, nel caso specifico, ha detto il ministro dell’Istruzione Usa, John King Jr., «nessuno studente dovrebbe passare attraverso l’esperienza di non sentirsi benvenuto a scuola». Il governo, ha aggiunto il ministro, «deve assicurarsi che i giovani sappiano che indipendentemente da chi sono e da dove vengono hanno l’opportunità di accedere a un’ottima istruzione, in un ambiente libero da discriminazione, molestie e violenza». © RIPRODUZIONE RISERVATA Barack Obama (Reuters)
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