martedì 8 settembre 2015
​Il vice cancelliere tedesco: la Germania può accoglierne 500mila l'anno. Merkel: avremo bisogno di un sistema aperto di quote INTERVENTI Accoglienza, ecco ciò che l'Italia può già fare di Luigi Manconi| Per umanità e giustizia di Gianni PIttella e Patrizia Toia
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Continua il flusso di migranti e profughi lungo la rotta balcanica. Secondo l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati, solo ieri 7mila siriani sono giunti in Macedonia dalla Grecia, un numero record. Da lì tutti proseguono, anche a piedi, per Serbia e Ungheria. Sempre lunedì, 2.700 persone sono entrate in Ungheria passando il confine con la Serbia, nei pressi di Rozske. Almeno altre 30 mila sono in attesa nelle isole greche, 20mila solo a Lesbo. Lunghe code si registrano alla stazione Keleti di Budapest, da dove partono i treni per l'Austria. E l'Europa resta divisa: da un lato l'apertura della Germania e dall'altro il muro ungherese. L'isola di Lesbo vicina al collasso. La polizia greca sull'isola di Lesbo si è scontrata nella notte con migliaia di migranti che cercavano di salire su un traghetto diretto al porto del Pireo. Circa 6mila persone, da giorni fermi sull'isola dopo avere attraversato il confine dalla Turchia, hanno tentato di salire sul traghetto che aveva posto solo per 2.500. Per ristabilire l'ordine, riferiscono testimoni, la polizia ha utilizzato i manganelli. Governo greco e l'agenzia Onu per i rifugiati hanno fatto arrivare altro personale e navi per risolvere il problema. Ieri dal ministero per l'immigrazione ellenico avevano detto che Lesbo è "sul punto di esplodere". Il vice della Merkel: da noi 500mila l'anno. La Germania può accogliere 500mila richiedenti asilo all'anno per "diversi anni". È quanto sostiene il vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel, parlando con la televisione pubblica Zdf. "Credo - ha spiegato - che potremmo sicuramente affrontare qualcosa nell'ordine di mezzo milione per diversi anni. Non ho dubbi al riguardo, forse anche di più". La Germania quest'anno si sta già preparando ad accogliere 800mila richiedenti asilo. Tuttavia, Gabriel ha precisato che questo non potrà continuare e altri Paesi europei dovranno accettare le loro giuste quote.Merkel: ridistribuire le quote. Da parte sua la cancelliera Angela Merkel ha avvertito che il piano della Commissione Ue per la ridistribuzione 120mila richiedenti asilo in Europa è solo un primo passo e che le quote dovranno essere via via aggiornate. "È un primo passo importante", ma "ce n'è un altro che bisogna intraprendere perché il numero di rifugiati non si può determinare né in Germania né in Svezia ma è il risultato di circostanze". "Per questo, avremo bisogno alla fine di un sistema aperto di quote", ha sostenuto la Merkel nella conferenza stampa congiunta con il premier svedese, Stefan Lofven, a Berlino. Orban: accelerare la costruzione del muro. Per il premier ungherese Viktor Orban è necessario "accelerare" la costruzione del muro al confine della Serbia, alzato per tentare di fermare i migranti in arrivo da est. Lo ha dichiarato al quotidiano Magyar Idok. Orban ha fatto ieri una ispezione a sorpresa nei cantieri in cui la barriera di 175 chilometri viene alzata e ha sottolineato la necessità che vi lavorino più operai, chiedendo anche che tutti siano pronti a lavorare molto duramente nelle prossime settimane. Il 15 settembre è il termine annunciato per la fine dei lavori.
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