venerdì 12 maggio 2017
Stephen Mader, veterano dei marine in Afghanistan, ha compreso che l'uomo nonostante la pistola non fosse aggressivo. Per questo ha violato le regole. Ora ha fatto causa alla polizia del West Virginia
Stephen Mader

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L’anno scorso, Stephen Mader indossava la divisa blu da poliziotto da soli 11 mesi. Ma l’addestramento nei marine e un lungo servizio in Afghanistan gli avevano insegnato una regola d’oro che era certo sarebbe stata preziosa sulle strade della West Virginia: mai farti prendere dal panico quando hai una pistola in mano.
I suoi nervi furono messi alla prova una mattina di maggio all’alba, quando la sua pattuglia fu chiamata sulla scena di una lite domestica. Mader, che è bianco, trovò nella casa un giovane uomo nero con in mano una pistola. Anche se non era puntata contro di lui, al poliziotto sarebbe bastato affermare di essersi sentito minacciato per poter sparare. Non lo fece e per quello, pochi giorni dopo, venne licenziato. La motivazione ufficiale: «Difficoltà nel ragionamento in situazioni critiche». Mader ora ha fatto causa alla polizia della città di Weirton, convinto che a costargli il lavoro è stato il suo rifiuto di adeguarsi alla prassi del dipartimento: quando in dubbio, spara. Mader aveva capito che l’uomo, Ronald Williams era confuso, ma non aggressivo. La sua pistola risultò infatti essere scarica. E Mader era già riuscito a calmarlo quando due colleghi arrivarono sul posto a sirene spiegate e spararono immediatamente all’afroamericano, uccidendolo.



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