giovedì 23 maggio 2019
Nuove voci sulla richiesta della Difesa Usa, ma non è certo se la Casa Bianca approverà la proposta. Shanahan: «La nostra principale preoccupazione è di evitare l'escalation con l'Iran»
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Il Pentagono intende presentare alla Casa Bianca un piano per mandare ulteriori truppe, sino a 10 mila uomini, in Medio Oriente per rafforzare le difese contro potenziali minacce iraniane. Lo riferiscono fonti statunitensi, confermando voci già uscite la scorsa settimana. Secondo indiscrezioni non è stata presa ancora alcuna decisione e non è chiaro se la Casa Bianca, alla fine, approverà la proposta. All'esame vi sarebbe anche l'invio, nella regione, di altre batterie di missili Patriot ed altre navi. Secondo altri media, ad avanzare la richiesta di altri soldati, circa 5000, sarebbe stato il comando centrale Usa ma non sarebbe ancora chiaro se il Pentagono la approverà prima di sottoporla alla Casa Bianca.

"La nostra principale preoccupazione al momento è quella di evitare qualsiasi calcolo errato da parte dell'Iran, non vogliamo alcuna escalation", ha dichiarato mercoledì il leader del Pentagono Patrick Shanahan. La tensione tra Usa e Iran sta crescendo dopo l'estensione delle sanzioni americane anche al settore petrolifero e l'invio in Medio Oriente di una flotta da guerra, di una squadra di bombardieri e di una batteria di missili Patriot contro non meglio precisate minacce iraniane agli interessi e alle forze americane nella regione.

Intanto una nota dello Stato maggiore di Teheran fa sapere che "le forze armate sono completamente preparate e forti a sufficienza da difendere il Paese". Il vice comandante delle Guardie della rivoluzione islamica, il generale Ali Fadavi, ha sottolineato che tutti i movimenti navali Usa nel Golfo Persico, e in particolare a nord dello stretto di Hormuz, sono sotto il controllo delle forze militari iraniane. "Diversamente dal passato, oggi il numero delle flotte navali degli Stati uniti è diminuito e non rappresentano una preoccupazione". Anzi, ha aggiunto Fadavi, "attualmente hanno bisogno del premesso dell'Iran per muoversi nel Golfo Persico".

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