mercoledì 14 novembre 2018
I livelli di Pm 2,5 sono schizzati sopra quota 300
Un'immagine dello smog sopra le strade di Pechino (Ansa)

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L'inquinamento sulla vasta regione Pechino-Tianjin-Hebei è ritornato in modo marcato superando quota 300 di concentrazione di Pm 2,5 anche per la riaccensione dei sistemi di riscaldamento a causa dell'inverno. La cappa bianca è destinata a reggere fino a venerdì a causa delle condizioni meteo sfavorevoli alla sua dispersione. L'ufficio anti-inquinamento di Pechino ha emesso l'allerta "giallo", il più basso della scala di 3 livelli di monitoraggio dopo "arancione" e "rosso". Anyang è stata la prima tra le 28 città che formano la rete di coordinamento e controllo dell'inquinamento a segnalare la densità di Pm 2,5, le polveri sottili responsabili di gravi danni alla salute, che ha raggiunto già lunedì livelli di guardia. La densità di Pm2.5 ha toccato quota 206 microgrammi per metro cubo a Kaifeng.

A Pechino, i livelli hanno ampiamente superato quota 300 per ripiegare poche ore dopo intorno a 250. Da domani, a partire da mezzogiorno, il fronte di aria fredda aiuterà la dispersione dello smog da nord verso sud, anche se le previsioni indicano la possibile persistenza di sacche isolate di inquinamento.

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