mercoledì 18 settembre 2013
Campagna informativa di Strasburgo. Per la prima volta l’Assemblea sceglierà il capo della Commissione .
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«Questa volta è differente», non solo per le novità istituzionali ma anche per le domande sulla effettiva tenuta dell’Ue. Un’Europa dal 1° luglio a Ventotto – ingresso della Croazia – ma agitata dai venti di recessione e di una crisi sociale che nei prossimi mesi alimenterà impetuose folate di euroscetticismo. Il progetto degli “Stati Uniti d’Europa” sarà dunque passato al setaccio da “eurocritici” ed “euroarrabbiati”. Nel 2012, fa sapere la Commissione europea, solo il 34% degli italiani era pro-Europa, contro il 60% degli anni precedenti. Un “mal di pancia” europeo che potrebbe far segnare un astensionismo record. Un appuntamento decisivo, dunque, il voto del 25 maggio 2014 per l’Europarlamento che lo spot ufficiale – presentato nei giorni scorsi nelle sedi di rappresentanza di Milano e Roma – richiama con il lapidario slogan «Act, react, impact». In italiano «Agire. Reagire. Decidere» per scegliere con consapevolezza i 751 deputati a Strasburgo: 15 in meno di adesso, in base al Trattato di Lisbona, lasciando immutato a 73 il numero degli eurodeputati italiani. L’Assemblea di Strasburgo assumerà un crescente ruolo politico chiamata con la Commissione europea (processo di codecisione), a scrivere le leggi europee: atti che già determinano il 60% la legislazione italiana. E per la prima volta, sempre recependo il Trattato di Lisbona, l’Europarlamento eleggerà a maggioranza il presidente della Commissione europea. Una possibilità – secondo un recente sondaggio di Eurobarometro – accolta con favore dal 70% degli europei e che spettacolarizzerà la campagna elettorale: possibile ipotizzare negli ultimi mesi confronti diretti fra i candidati presidente delle diverse famiglie politiche europee. Una macchina complessa per far votare 500 milioni di cittadini per cui Strasburgo ha investito in comunicazione 16 milioni di euro, pari a 0,038 centesimi per ogni elettore, da raggiungere nelle 24 lingue ufficiali dell’Unione. In questi giorni il lancio, da novembre a marzo ’14 una campagna sui grandi temi su cui si decide la nuova Europa: economia, lavoro, qualità della vita, denaro, Ue nel mondo. Poi da febbraio fino al 25 maggio la bagarre elettorale.
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