lunedì 16 gennaio 2023
Mursal Nabizada, 32 anni, è stata colpita da raffiche nella sua casa di Kabul. Con lei è morta la guardia del corpo mentre il fratello e un'altra guardia del corpo sono stati feriti
Una donna guarda sul telefonino la foto di Mursal Nabizada uccisa da colpi di spari a Kabul

Una donna guarda sul telefonino la foto di Mursal Nabizada uccisa da colpi di spari a Kabul - ANSA

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"Una grande patriota, coraggiosissima, che si è rifiutata di lasciare il Paese che amava ed è stata uccisa per questo motivo". Così gli ex colleghi di lavoro e gli amici definiscono Mursal Nabizada, 32 anni, la donna afghana, uccisa con una serie di spari, insieme alla sua guardia del corpo, nella sua casa nella capitale del Paese Kabul.

La ex parlamentare, eletta nel 2018, aveva fatto parte del governo sostenuto dall'Occidente prima che al potere arrivassero i talebani; era una delle poche deputate che hanno deciso di restare a Kabul dopo l'arrivo dei fondamentalisti islamici, nell'agosto del 2021, e hanno bandito le donne quasi da ogni spazio pubblico. Nell'attacco di ieri sono stati anche feriti il fratello della donna e una seconda guardia del corpo.

Un portavoce della polizia, Khalid Zadran, ha fatto sapere che è stata aperta un'inchiesta sul delitto. I motivi dell'agguato, avvenuto la notte scorsa, non sono al momento chiari, ha detto il portavoce della polizia, Khalid Zadran.

Nei mesi scorsi Mursal Nabizada era apparsa in un programma tv con il volto coperto, parlando del suo lavoro per una organizzazione non governativa. Di recente i talebani hanno vietato alle donne di lavorare per le ong. Mursal Nabizada era originaria della provincia orientale di Nangarhar e aveva studiato a Peshawar, in Pakistan, prima di rientrare in Afghanistan, dove aveva voluto restare nonostante l'arrivo al potere dei talebani.

Nabizada era stata membro della commissione parlamentare per la difesa e aveva lavorato per l'Istituto per lo Sviluppo delle Risorse Umane e la Ricerca. Mariam Solaimankhil, una ex parlamentare che conosceva bene Mursal Nabizada ha dichiarato che era "una vera pioniera - una donna forte, schietta, capace di battersi per quello in cui credeva, anche se questo la metteva in pericolo". "Benchè avesse avuto la possibilità di lasciare l'Afghanista, ha deciso di rimanere e lottare per il suo popolo", ha scritto Mariam Solaimankhil su Twitter. Mursal Nabizada era originaria della provincia orientale di Nangarhar.

"Sono triste ed arrabbiata e voglio che il mondo lo sappia", ha detto Hannah Neumann, una parlamentare europea, commentando la morte di Mursal Nabizada, "Nabizada è stata uccisa al buio ma i talebani hanno costruito il loro sistema di apartheid di genere in piena luce". Abdullah Abdullah, un ex membro del governo afgano sostenuto dall'Occidente, che ha preceduto i talebani, ha detto di essere rattristato dalla morte di Nabizada e l'ha descritta come "una rappresentante e una servitrice del popolo".

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