lunedì 2 settembre 2013
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L’invito di Francesco a digiunare per la Siria è subito rimbalzato sulle tv americane. Mentre era ancora “caldo” il discorso in diretta di Obama sull’intervento militare rinviato, Cbs, Abc e Cnn riportavano l’appello arrivato dal Vaticano. I network televisivi  hanno pubblicato la notizia anche sui loro siti Internet, così come hanno fatto tanti quotidiani nel mondo. “Pope announces day of fasting for Syria” (Il Papa annuncia un giorno di digiuno per la Siria) ha titolato l’Associated Press. E I giornali hanno raccolto immediatamente il “lancio” d’agenzia regalandogli grande eco sulle rispettive home page. In Francia “Le Point” ha annunciato: “Le Pape décréte une journée de jeûne” (Il Papa decreta una giornata di digiuno). Aperture dello stesso tenore per Liberation e Nouvel Observateur, mentre Le Parisien si è soffermato sul “mai più la guerra” pronunciato dal Santo Padre. Anche i media cattolici d’Oltralpe – La Croix e Famille Chretienne in testa - hanno ovviamente concesso ampio spazio all’appello. L’Irish Times ha sottolineato come Francesco durante l’Angelus abbia effettuato “il suo primo serio intervento in politica estera lanciando un forte richiamo per la pace in Siria”. Ma le parole del Papa sono giunte anche in Medioriente, dove sono state ascoltate con grande attenzione. Dagli Emirati Arabi, The National ha sottolineato lo sforzo di Francesco per richiamare le parti a un negoziato che spinga verso una soluzione pacifica della crisi siriana, che preoccupa anche l’Asia. “The Times of India” ha annunciato ai lettori che il Papa “prega per la Siria”, sottolineando il passaggio in cui Francesco ha detto che “Dio e la storia” giudicheranno chi ha usato le armi chimiche. A colpire nel segno è stata anche la frase “Possa l’urlo di pace entrare nei vostri cuori”.  In queste ore di tensione, tutto il mondo spera che sia più forte delle grida di guerra.
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