mercoledì 17 ottobre 2012
​Un volontario è stato ucciso alla periferia di Quetta, capoluogo della provincia del Baluchistan dove lunedì è stata lanciata una campagna di vaccinazioni di tre giorni, ora sospesa in diverse zone. I taleban si oppongono alle vaccinazioni.
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Nuovo duro colpo per la campagna di vaccinazione contro la poliomielite in Pakistan. Un volontario è stato ucciso alla periferia di Quetta, capoluogo della provincia del Baluchistan dove lunedì è stata lanciata una campagna di vaccinazioni di tre giorni. La Federazione All Pakistan Paramedical Staff, si legge sul quotidiano locale Dawn, ha condannato l'attacco, chiedendo alle autorità di arrestare i responsabili dell'agguato e di garantire la sicurezza del personale coinvolto nella campagna di vaccinazioni. Il volontario è morto dopo che uomini armati a bordo di una moto hanno aperto il fuoco contro la sua 'squadrà coinvolta nella campagna di vaccinazioni porta a porta.
L'iniziativa è stata sospesa in diverse zone di Quetta. La campagna avrebbe dovuto coinvolgere circa 2,23 milioni di bambini pakistani di tutti i 30 distretti del Baluchistan, provincia del Pakistan sudoccidentale. Per l'iniziativa sono stati mobilitati più di seimila operatori, tra medici e volontari.
Il Pakistan, insieme ad Afghanistan e Nigeria, è uno degli ultimi tre Paesi al mondo in cui la poliomielite è ancora endemica, secondo l'Iniziativa Globale per lo Sradicamento della Polio (Gpei), programma lanciato dall'Oms, dall'Unicef e da Rotary International. Da inizio anno a Quetta si sono registrati almeno tre casi di poliomielite. Nel 2011, in Pakistan si è avuta notizia di 198 casi, un record negli ultimi 15 anni, oltre che la cifra più alta al mondo. Lo scorso luglio a Karachi, città portuale del sud, un medico originario del Ghana impegnato in una campagna di vaccinazioni è rimasto ferito insieme al suo autista pakistano in un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite. Nel Pakistan nordoccidentale i Talebani si oppongono alle vaccinazioni contro la poliomielite. 
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