lunedì 23 maggio 2011
Dodici membri delle forze di sicurezza pachistane sono stati uccisi nell'assalto alla base militare che prosegue ormai da oltre 12 ore ed è stato rivendicato dai talebani pakistani come vendetta per l'uccisione di Osama Benladen.
- Afghanistan, ucciso il mullah Omar. I talebani smentiscono
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Dodici membri delle forze di sicurezza pachistane sono stati uccisi nell'assalto alla base militare aeronavale di Karachi in Pakistan, che prosegue ormai da oltre 12 ore ed è stato rivendicato dai talebani pakistani come vendetta per l'uccisione di Osama Benladen. Lo riferisce il portavoce della marina, Irfan ul Haq, specificando che si tratta di 11 membri del personale della Marina e un Ranger pakistano, cioè membro di un ramo dell'esercito dotto il diretto controllo del ministero dell'Interno.Un nuovo reparto di forze di sicurezza pakistane (Frontier Constabulary) è entrato oggi nella base PNS Mehran di Karachi sottoposta da 12 ore ad un attacco di un folto gruppo di talebani del Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP) che ha causato una emergenza nazionale antiterrorismo. Dall'avvio dell'operazione, riferiscono i media, vi sono state almeno 25 esplosioni, ed ancora sono percepibili gli scambi di armi automatiche fra il commando talebano, i cui membri vestono tute nere, e gli elementi della sicurezza. Nessuno ha ancora fornito un numero credibile di vittime, ma secondo le diverse fonti, i morti potrebbero essere una quindicina, fra cui quattro terroristi. La resistenza dei militanti del TTP sembra essere ora ridotta ad uno o due edifici, anche se non c'é stata una offensiva finale delle teste di cuoio, forse per la presenza di ostaggi. La base navale sotto attacco è a 24 chilometri circa dalla base aerea di Masroor, la più grande del Pakistan dove presumibilmente sono immagazzinate armamenti nucleari.TALEBANI IN BASE KARACHI, ANCORA SCONTRIUn commando di una ventina di talebani pachistani è trincerato da 12 ore all'interno della base navale P.N.S. Mehran, quartier generale dell'aviazione della Marina a dieci chilometri da Karachi (Pakistan meridionale), in una spettacolare operazione che per il momento ha causato fra cinque ed 15 morti, molti feriti, ed ingentissimi danni a infrastrutture e mezzi militari. I militanti, pesantemente armati ed appartenenti al potente raggruppamento Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP) che ha rivendicato l'attacco giustificandolo come vendetta per l'uccisione di Osama bin Laden, sono penetrati con facilità ieri sera nella base dove hanno fatto ampio uso di esplosivi e lanciarazzi, appiccando il fuoco ad alcuni edifici e distruggendo tutto quello che hanno trovato sul loro cammino, fra cui due aerei P-3C Orion di fabbricazione statunitense. Inoltre si ignora la sorte di un importante arsenale missilistico che costituisce parte dell'armamento a disposizione dei velivoli della Marina pachistana. Giunto sul posto nella notte, il ministro dell'Interno Rehman Malik ha confermato ai giornalisti che "almeno un edificio è ancora nelle mani degli attaccanti che scambiano colpi d'arma da fuoco con le forze dell'ordine". "Non si tratta di un semplice attacco ad una base della Marina - ha aggiunto - ma di un attacco contro il Pakistan. Al Qaida e i talebani sono diventati un pericolo per il Pakistan". Almeno 25 esplosioni sono state ascoltate nel corso dell'attacco. Le autorità di Islamabad hanno fatto convergere sulla base 200 membri dei gruppi di elite antiterrorismo per affrontare i militanti del TTP. Non si hanno notizie certe dall'interno della zona militare, e le tv mostrano un elicottero che sorvola costantemente la zona. Secondo alcune fonti giornalistiche il commando è riuscito a prendere vari ostaggi e forse ad uccidere alcuni stranieri che si trovavano nella base al momento dell'attacco.
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